martedì 4 settembre 2007

Lavori di casa



Detesto spazzare i pavimenti e spolverare, rimando fino a che si può e mi rassegno solo quando la condizione igienica di casa minaccia di diventare irrecuperabile.
Però mi piace lavare i piatti. La lavastoviglie è comoda per risparmiare tempo, ma ho sempre trovato gradevole la piccola pausa dopo pranzo con le mani a bagno nell’acqua calda, un pretesto per non scapicollarsi subito giù di corsa e farsi andare il caffè di traverso.
E più di tutto mi piace stirare. La domenica pomeriggio, guardando un bel film. doppio spettacolo. Soprattutto i film che mi perdo regolarmente quando sono seduta in poltrona: a me basta sedere davanti alla tivu per impluccarmi, è inevitabile non ci posso fare niente, ma in piedi con un ferro da stiro in mano e una pila di camicie di fianco mi capita più raramente. E allora mi godo lo spettacolo dall’inizio alla fine. Più di tutto la fine, i titoli di coda fino all’ultimo fotogramma. La colonna sonora, per controllare se ho riconosciuto brani ed esecutori, e poi giù fino all’anno di produzione, quello scritto piccolo piccolo dopo il fatidico Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale.
In casa mi chiedono chi era il truccatore di Gene Tierney o il nome della controfigura di William Holden. Non li ricordo perchè ho una pessima memoria, ma so di averli letti decine di volte. Tengo in gran conto anche i doppiatori, sono una fan di Tina Lattanzi che doppiava meravigliosamente le cattive anni 40 tipo Joan Crawford, e mi piace tanto Gualtiero De Angelis, mitica voce di James Stewart. Adesso molti di questi vecchi film sono stati ridoppiati e il loro fascino è di gran lunga diminuito, stavo meditando di inoltrare la mia vibrata protesta, ma per il momento ho desistito, non so a chi spedirla.
Leggendo i titoli di coda poi si imparano tante cose, ad esempio che ci sono vere e proprie dinastie, stunt men e doppiatori si tramandano lo scettro di padre in figlio in nipote. E gli aiuto registi fanno carriera e diventano a loro volta registi di fama. Son cose interessanti da seguire, soprattutto stirando.
Insomma, le mie camicie avranno pure parecchie grinze, ma il cinema hollywoodiano degli anni d’oro per me non ha segreti.

4 commenti:

marinella ha detto...

Ciao, sono passata per caso dalle tue parti, e mi sono soffermata sul tuo mucchio di cose da stirare.
Io odio stirare, ma in realtà sono anche una pessima casalinga, e faccio le pulizie solo quando guardandomi attorno mi accorgo che rischio un ispezione dell'ufficio di igene.
Abito ach'io dalle parti di Torino (Cumiana) ho 51 anni e 2 gatti pestiferi. Ripasserò a trovarti.

dede leoncedis ha detto...

grazie marinella, ci conto. A presto

Cristina ha detto...

Pari pari: mi piace stirare, ma dato che sono come il presidente Ford che era incapace di fare due cose insieme (come attraversare la strada e masticare una gomma, si diceva), attacco la radio.
Quanto alle pulizie... solo quando incombe l'ufficio d'igiene.

nishanga ha detto...

Dede che bel racconto!!
Io sono una distratta gemelli che odia le faccende ma ama l'acqua e proprio come te arrivo sull'orlo dell'abisso a rischio pandemia ma poche tazzine nell'accquaio..
Poi ti invidio proprio sia per lo stiro, per cui sono negata, sia per l'attenzione ai dettagli, una attitudine che.. adoro!!**
Abbracci affettuosi

**piesse
http://www.nishanga.it/enjoybusiness1.htm#dettagli

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