lunedì 27 agosto 2007

In Lituania - Vilnius








Io devo ammettere con rammarico di essere spocchiosa. Quando non conosco un paese, la mia prima idea è che si tratti di un posto poco interessante. Invece di solito sono io, che sono ignorante. Ad esempio la Lituania: ne avevo sentito parlare, sapevo che era su verso il Baltico e che la capitale era Vilnius. Un po’ poco. E sapendone poco, immaginavo una città grigia, inanimata, povera di attrattive e piatta. Tutti pregiudizi che sono stati smentiti clamorosamente, com’era prevedibile. Per cominciare: la città vecchia è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, e quindi non è per niente una città piatta e senza attrattive come avevo voluto immaginarla io.






Continuando: è l’unica città che ha dedicato un monumento a Frank Zappa.
Vilnius. Un monumento a Frank Zappa. Da non crederci.



Per la precisione non è proprio un vero monumento, è solo una testa, piazzata in cima ad una colonnina, e che la testa si sia proprio quella di Frank Zappa bisogna andarselo a leggere perchè non si capisce tanto, ma hanno avuto pur sempre un bel pensiero, bisogna dirlo. Quando ci fu l’inaugurazione, l’unica orchestra invitata a suonare fu la banda della polizia municipale, e con questo gesto i lituani dimostrano anche un discreto senso dell’umorismo, mi pare. Si deve essere davvero divertito Zappa, a sentire la polizia suonare per lui.

Vilnius ha un’attività culturale molto intensa e per niente marginale. Intanto, ospita la più grande Fiera del Libro dei paesi baltici, e poi molti artisti conosciuti in tutto il mondo sono per l’appunto Lituani. Uno per tutti: il famoso regista Nekrosius, che Arthur Miller definì addirittura un genio.

E' anche la città in cui è nata la Libera Repubblica di Uzupio. Libera liberissima, del tutto non ufficiale, ma è possibile ottenerne la cittadinanza onoraria.




Uzupio in realtà andrebbe scritto con l’accento circonflesso sulla z. Ci ho provato in tutti i modi, ma sulla mia tastiera non ho trovato nessuna maniera per accentare una zeta, e allora ne facciamo a meno. Dicevamo: Libera Repubblica, con tanto di presidente bandiera inno e costituzione. La quale recita: Non conquistare – Non difenderti con le armi – Non arrenderti. C’è un angelo, a proteggere questa piccola repubblica , fatta solo di case degradate e cadenti e abitata tutta da artisti.


un angelo che suona un corno, e quando il Dalai Lama è andato in visita, ha pronunciato l’augurio che il suono di questo corno si diffonda per tutto il pianeta.

1 commento:

Giuliana ha detto...

Mio padre aveva un amico, conosciuto in un viaggio del sindacato in Germania Est, che era di Vilnius, e con cui è stato in corrispondenza per molti anni, seppure nessuno dei due parlasse la lingua dell'altro....io ho studiato russo un paio d'anni e traducevo quel poco che capivo...
Ero ragazza allora, e Vilnius mi sembrava un nome legato a fiabe nordiche, e la città, che immaginavo soltanto, leggendola nelle descrizioni di Andrej, un posto irraggiungibile e bellissimo....

non mi sbagliavo quindi, a leggere le tue note di viaggio e a vedere le fotografie....

ci dovrò andare, sarà un modo per ricordare Andrej....

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