venerdì 26 ottobre 2007
Andiamo a Venezia!
Che bello, siamo in partenza per Venezia.
Stavolta ci andiamo per seguire la maratona, al seguito di una cara amica atleta.
Sono molto contenta quando torno a Venezia, ho ricordi bellissimi.
La prima volta che i miei mi portarono, più di tutto il resto mi colpì l'enorme garage multipiano, ma dovevo avere quattro o cinque anni, sono giustificabile.
E assicuro che in seguito ho imparato ad apprezzare moltissimo anche tutto quello che c'è intorno a questo garage.
Parlavo di ricordi, e quello che più mi è caro è il mio viaggio di nozze. Con grande originalità noi siamo stati in viaggio di nozze a Venezia.
Quando ci siamo conosciuti avevamo diciotto anni ed andavamo ancora al liceo.
Poi c’è stata l’università, e poi la laurea, luglio 1971. Franco ha trovato lavoro, e a dicembre deve sostenere l’esame di stato. Prima lo scritto, e dopo un mese l’orale. Una rapida occhiata al calendario, e decidiamo: ci sposiamo subito dopo lo scritto, usiamo i quindici giorni di licenza matrimoniale per il viaggio di nozze e torniamo in tempo per l’ultimo ripasso prima degli orali. Partecipazioni, bomboniere, cerimonia, tutto combinato per benino. Arriva il giorno dello scritto, il 1° dicembre, e alla consegna degli elaborati la commissione comunica che quell’anno gli orali si terranno di lì a dieci giorni. Dieci giorni? ma non era un mese? Nossignore, quest’anno si cambia: dieci giorni.
Ma noi ci sposiamo il 5, il viaggio di nozze per noi è importante e non ci vogliamo rinunciare per niente al mondo. Facciamo in fretta a trovare la quadra: un vero viaggio non ci sta ma tre giorni a Venezia sì. Possiamo partire il 5 sera e tornare l’8 mattina. Il pomeriggio dell’8 e tutto il 9 c'è ancora tempo per ripassare per l’orale. Basta e avanza, deciso.
L’anno prima, sempre a dicembre, eravamo già andati a Venezia con una coppia di amici: pensione Winchester, l'ultima in ordine alfabetico e l’ultima in ordine di prezzi, ma stavolta è diverso, siamo in viaggio di nozze, vogliamo regalarci un vero albergo. Non un grand hotel, questo no, ma un albergo, un albergo decoroso. Camminiamo e vediamo una porta. Sembra quello che fa per noi: bello e sobrio. Entriamo? Entriamo. Dentro, l’albergo decoroso ci appare un po’ più che decoroso, anzi l’aggettivo più appropriato sarebbe lussuoso, è tutto un rutilare di marmi. O porca paletta, siamo entrati dall’ingresso fornitori dell'hotel Bauer Grundwald, un hotel a diecimila stelle. Ormai il patatrac è fatto, sembra che tutta la hall stia guardando verso di noi. Le mani cominciano a sudare e ce ne stiamo lì ingessati come due balenghi. Un’anima buona (il portiere? un cliente? non lo sapremo mai) capisce e ci viene incontro, ci chiede gentilmente i documenti e Franco gli spiega con grande dovizia di particolari che sulla mia carta di identità c'è un altro cognome perchè non c'è ancora stato tempo di aggiornarla, siamo appena sposati. Ricordo un sorriso paterno, qualcuno ha già preso in consegna la valigia: la camera è pronta, seguite pure il ragazzo. E noi in trance ci incamminiamo. In direzione delle cucine, al seguito di uno sguattero.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Gentile Dede,
anch'io viaggio di nozze a Venezia!ma non è mai banale! Non ci piaceva altro, non avrei mai fatto quei viaggi esotici neppure di regalo! Venezia,una destinazione magica per chi lo sente nel profondo. Noi alla "Calcina" oggi rimodernato è Albergo Ruskin, il quale vi alloggiava. La location è splendida è alla Zattere! vicino il ponte agli Incurabili che ci faceva sorridere nella sua umana accezione esistenziale.
Ho seguito l'impulso di collegarmi alla sua gioia per il ritorno a Venezia.
Un gentile saluto con un mio haiku:
teatro del mondo
di nostalgia inzuppati
a Venezia bea
by Murasaki
Firenze, 26 ottobre
Dede, innanzitutto un caro saluto, e poi un pizzico di invidia: avrei dovuto passare anche io il we a Venezia, al seguito di un maratoneta, ma purtroppo non si è potuto fare!
Pazienza, sognerò, come al solito, con il tuo reportage...
un caloroso ringraziamento a Murasaki e a Francesca, sono molto sorpresa quando scopro che qualcuno mi legge, dico davvero. molto sorpresa e lusingata. A presto
Dede, alla prossima!
Con ombre e cicheti, naturalmente.
Intanto mi godo i libri, bellissimi, che mi hai regalato e l'arancedis e aspetto di vedere le tue foto.
sandra
Ma perchè ti sorprendi, con tutte le cose interessantissime che scrivi e fotografi??? Anzi, mi scuso se, per la fretta, spesso non ti lascio un commento, ma io ti seguo eh :):)
Posta un commento