C’era una volta
un cinema a Parigi che non assomigliava a nessun altro.
Sullo
schermo proiettava i bassifondi della cinematografia mondiale (dalle
pellicole di kung fu agli splatter, dagli spaghetti western alla
cosiddetta serie Z), mentre in sala ospitava una varissima umanità di
incantevoli falliti e dignitosi esclusi: il Brady, luogo balordo,
sgangherato, irriducibile, una quinta di romanzo che ha avuto la faccia
tosta di esistere per davvero.
Di questo luogo, Jacques Thorens offre una «biografia» divertita, canagliesca e struggente,
la romanzesca storia vera di un cinema mecca dei cinefili e corte dei miracoli, dove – tra b-movie e amori mercenari – gli sketch esilaranti, le avventure a perdifiato e i sogni più sfrenati escono dallo schermo per sedersi tra gli spettatori.
(Jacques Thorens - Il Brady - L'Orma Editore)
"...Parecchie sale passavano kung fu o spaghetti western. Il Trianon e La Cigale facevano anche film fantastici, di quando in quando. Ma l'atmosfera del Brady era ... come dire ... più sudaticcia ance se non si proiettavano porno. E i clochard erano più della media.
Venivano perchè con quindici franchi restavi al caldo da mezzogiorno a mezzanotte.....
In un'atmosfera del genere era difficile identificare un cinefilo...
Adesso sono tutti buoni a dire che gli anni settanta-ottanta erano l'età dell'oro del B-movie, ma intanto in un posto del genere non ci avrebbero mai messo piede...
Dall'apertura nel 1956 fino al 1965 il cinema aveva passato ogni genere di film (western, peplum, gialli) per poi consacrarsi quasi esclusivamente al cinema fantastico per i tre decenni successivi. Il successo della Hammer e dei film con Christopher Lee aveva contribuito a quella svolta. All'epoca funzionavano anche sette anni dopo l'uscita; lo sfruttamento cominciava al Midi-Minuit e finiva al Brady. Poi si ricominciava il giro...Il Brady con la sua sala lunga e stretta e quello schermo quadrato antipanoramico era l'ultima ruota del carro...
...Altra caratteristica del Brady è l'insidiosità dei proiettori. In caso di incidente non c'è dispositivo di arresto automatico. Se il film è vecchio c'è il rischio che si strappi ma se è una pellicola recente in poliestere la situazione è molto più seria: un pezzo della macchina può cedere o il film può finire per terra... manovrando il proiettore c'è il caso di prendere la scossa, di rompersi un dito, di restare sfigurati nell'esplosione della lampada o farsi lo scalpo se i capelli si impigliano nel meccanismo...
...Quello che un tempo era il Santuario dell'Orrore, il Brady, è
stato ormai completamente fagocitato dal Tempio della Parrucchieria. E
nonostante l'aspetto folcloristico della strada, il posto d'onore è
occupato dalla MGC, azienda leader di prodotti cosmetici e per
parrucchieri, con una grande insegna che recita "PRESTIGE"...
Letto il libro, non potevo non andare a cercare i resti di quel glorioso cinema, e ho scoperto che esiste ancora: è al 39 di Boulevard de Strasbourg, proprio di fianco all'insegna PRESTIGE. Inaugurato nel 1956, frequentato anche da François Truffaut e Quentin Tarantino, è stato amato da tutti gli appassionati di film di serie B. E' diventato un cinema di nicchia, e i capannelli di persone che aspettano di entrare hanno più l'aria del BoBo che del clochard.
Wikipedia dice che oggi è classificato come cinema d'essai, ma dopo un'occhiata alle locandine appese all'entrata questo lo avevo già capito da sola.
2 commenti:
Guarda che coincidenza, postare entrambe di cinema! Anche se questo ha una sua notorietà, visto il libro che gli hanno dedicato e la bella l'idea di scriverne la storia.
curiosa coincidenza davvero!
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