giovedì 7 agosto 2014

La Tour Eiffel

Jules Verne aveva immaginato nel 1863,  in una futuribile Parigi del 1960 (!!!)  
...... un faro elettrico senza grande utilità, che si perdeva nella notte a un'altezza di cinquecento piedi. Era il più alto monumento al mondo e la sua luce giungeva a quaranta leghe di distanza......

Non sappiamo se questa descrizione sia stata tenuta in conto, ma il fatto è che quella che è stata costruita pochi anni dopo per celebrare il centenario della Rivoluzione, in occasione dell'Expo del 1889, e che sarebbe diventata  il monumento più conosciuto al mondo  è alta il doppio:  mille piedi, trecentoventiquattro metri.  E anche lei non ha grande utilità.
Fu progettata dall'architetto Stephen Sauvestre di cui nessuno si ricorda più, mentre non credo esista una persona  sulla faccia della terra che non abbia almeno sentito nominare Gustave Eiffel, l'ingegnere calcolatore.
E questo, lasciatevelo dire per esperienza diretta,  è assai singolare: di solito è l'architetto progettista, il cui nome viene ricordato  (qualche volta),  ma  novanta su cento nessuno sospetta minimamente che sia necessario anche il contributo di  un ingegnere perchè  una costruzione stia in piedi.
A onor del vero Eiffel fu affiancato da Maurice Koechlin ed Emile Nouguier,  anche loro  velocemente quanto  ingiustamente  dimenticati,   come il povero Sauvestre.



La torre, com'era prevedibile, aveva suscitato una polemica enorme e una serie infinita di petizioni: prima perchè non venisse costruita, e poi perchè fosse lestamente demolita.  Aveva firmato anche Guy de Maupassant, il quale affermava  che dalla  terrazza della Tour Eiffel  si godeva il più bel panorama di Parigi perchè era l'unico posto da cui non la si poteva vedere.







Nessuno può sapere  in quanti  milioni di fotografie ha fatto e continua a fare  da sfondo, ma ogni giorno non si contano   coppie di sposi,   bambini  
mature signore in vacanza

e coppie  di amici che da tempo immemorabile (non è vero, in realtà me lo ricordo benissimo: dal 1971)   hanno stabilito solennemente di  tornare ogni dieci anni per  farsi immortalare insieme




Dal 2000 tutte le sere, ad ogni ora e per cinque minuti, la torre  lampeggia e scintilla come un albero di natale  con un effetto che onestamente un pochino kitch lo è, ma è un kitch talmente  suggestivo che strappa sempre  un   oooooh di meraviglia alle centinaia di turisti in attesa sul  prato

 



I parigini doc, quelli che in quanto a snobismo non sono secondi a nessuno,  si vantano di non esserci mai saliti ma sarebbe interessante chiedere quanti di loro  sarebbero disposti, oggi, a firmare una di quelle petizioni di cui sopra.

3 commenti:

Grazia ha detto...

Io invece, se non c'è troppa coda sulla Tour Eiffel ci salgo molto volentieri. E sono pure capace di emozionarmi allo spettacolo di luci; Altro che petizioni! Con buona pace di Guy de Maupassant, lunga vita alla vecchia signora!

Lunablu ha detto...

Ecco, io ammetto di avere talvolta gusti un po' kitch, ma quando sono a Parigi adoro vedere la Tour Eiffel che spunta maestosa dagli angoli più inaspettati, specialmente durante lo scintillio serale;-) Bellissime le foto!

dede leoncedis ha detto...

bene bene care amiche, vedo che non sono la sola che si emoziona di fronte a qualche tonnellata di ferro :-)

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