A pochi metri dalla moschea
Koutoubiya monumento simbolo della città e dalla altrettanto famosa e caotica piazza Jamaâ El Fna, si trova il parco Arsat Moulay Abdeslam.
L'Arsat, che in arabo significa giardino, deve il suo nome al Moulay Abdeslam, un principe della dinastia alaouita che nel secolo diciottesimo realizza questo polmone verde subito a ridosso della medina. Agli inizi del
Novecento il giardino diventa parco pubblico e nel corso dei decenni successivi cade purtroppo in stato di abbandono fino a che, nel 2005, Municipalità di Marrakech, la Fondazione Mohammed VI per la
Protezione dell’ambiente e Maroc Telecom si accordano non soltanto per ridargli finalmente la dignità che merita, ma soprattutto per dotarlo di attrezzature tecnologiche all'avanguardia.
E così, in mezzo a palme lussureggianti e ulivi centenari
su una superficie di otto ettari vengono collocate una ventina di colonnine touch screen wifi dall'aspetto gradevole
che non soltanto non stonano in mezzo al verde, rigogliosissimo e splendidamente curato
ma permettono anche a chi non possiede un computer di collegarsi a internet gratuitamente.
Naturalmente occorre mettere in conto di fare un po' di coda,
e non si deve tenere occupata troppo a lungo la postazione, ma per chi prevede tempi lunghi è a disposizione
al costo di cinque dirham all'ora, poco meno di cinquanta centesimi, una grande sala multimediale perfettamente attrezzata
dove io, guardando il ragazzino della foto, ho capito finalmente in pieno il significato del termine nativo digitale.
3 commenti:
Questo me lo ricordavo, però raccontato da te è più bello!
ma no che non è più bello!
wow! ci danno 3 giri!!!! e noi che temiamo di essere moderni...loro lo sono!!!!!!
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