Voluta da Napoleone III per trasferirci il teatro dell'Opéra dalla vecchia sala di Rue Le Peletier, questo edificio sovraccarico di decorazioni,
statue e gruppi marmorei che definire sfarzoso è addirittura riduttivo, è opera di Charles Garnier, il cui busto dorato accoglie il pubblico sul lato ovest.
Quando mostra la maquette all'imperatrice Eugénie, lei rimane sconcertata da tanto eclettismo, e Garnier prontamente: Madame, ma questo è lo stile Napoleone terzo!
E' uno stile che i detrattori soprannomineranno pasticceria ornamentale e forse forse tutti i torti non ce li avevano, anche se devo ammettere che tutto questo spatuss persino sfacciato di balaustre lampadari cariatidi e colonne di marmo, la sua porca figura la fa', eccome se la fa'.
E' uno stile che i detrattori soprannomineranno pasticceria ornamentale e forse forse tutti i torti non ce li avevano, anche se devo ammettere che tutto questo spatuss persino sfacciato di balaustre lampadari cariatidi e colonne di marmo, la sua porca figura la fa', eccome se la fa'.
La costruzione durò la bellezza di tredici anni e fu parecchio travagliata.
Per cominciare, sotto l'area di cantiere si dovette prosciugare un corso d'acqua sotterraneo e realizzare un grande pozzo in cemento. E però, visto che, come ci hanno raccontato fino allo sfinimento, non tutto il male viene per nuocere, questo inghippo darà poi il la a Gaston Leraux per scrivere il suo Fantasma dell'Opera
La costruzione subì poi ancora un'interruzione per lo scoppio della guerra del 1870, l'assedio dei Prussiani e i moti della Comune del 1871, e il teatro fu inaugurato soltanto il 15 gennaio 1875, dopo la caduta di Napoleone III e dopo che la Terza Repubblica ebbe spazzato via il Secondo Impero. C'erano Mac-Mahon, il re di Spagna Alfonso XII e sua madre Isabella, l'ex re di Hannover e il Lord Mayor di Londra. C'era anche Garnier, naturalmente, ma dovette pagare il biglietto d'ingresso di tasca propria. Il che dimostra che mancanza di tatto, scorrettezze e cattivo gusto non sono appannaggio esclusivo degli amministratori dei tempi nostri.
6 commenti:
ciao Dede, l'Opèra l'ho vista solo dal di fuori ora ho l'opportunità di curiosare anche dentro, e quei pavimenti mi piacciono molto, ti auguro un bellissimo anno nuovo, ciauzzzzzzz
Anche per me Dede è stato molto interessnte questo tuo post su l'Opera.... Approfitto anche per farti gli auguri per un anno felice , nei limiti umani...( e ce ne sono) ma anche con il tuo ottimismo ed energia....
Continua a portarci in giro per il mondo!!! un abbraccio
Sarà perchè sono golosa, sarà perchè il minimalismo mi stufa ma tutti questi ori, colonne, stucchi, tutta questa "pasticceria ornamentale" in fondo mi piace.
Complimenti per le fotografie e un grande abbraccio
Se per la costruzione hanno impiegato così tanto, forse qualche speranza di veder terminata la Sagrada Familia del Gaudì esiste. Non altrettanto di veder sistemate le nostre autostrade da Nord a Sud una volta per tutte. Ma questa, lo sappiamo bene, è un'altra storia...Bye&besos per l'interessante post e le foto...ça va sans dire!
alla faccia della povertà...dire lusso sfacciato è poco...ma è una goduria x gli occhi
Come sempre è stupendo perdersi tra foto e parole, in questo caso c'è da fare indigestione.
In attesa dell'Epifania rinnovo gli auguri a te e ai tuoi cari.
Un abbraccio grande grande
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