In origine, all'epoca in cui Torino era capitale del Regno di Sardegna e poi per un nanosecondo anche prima capitale del Regno d'Italia, in questi palazzi c'era il Ministero delle Finanze, poi successe quello che successe, la capitale traslocò, e il Ministero pure.
Dopo alcuni anni, una decina circa, su progetto di Pietro Carrera e con i fondi messi a disposizione dalla Banca Industriale Subalpina, venne realizzata la Galleria Subalpina, un elegante passaggio coperto che funge da cerniera tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto.
Non è grandissima, è lunga appena una cinquantina di metri, larga quattordici e alta circa diciotto,
ha una bella balconata che al secondo piano la percorre lungo tutto il perimetro
e una copertura in ferro e vetro, come molte costruzioni simili realizzate nell'ultimo quarto del'ottocento, che la illumina dall'alto.
L'hanno definita il salotto di Torino, e dal momento che anche piazza san Carlo è considerata il salotto di Torino, e leggendo qua e là si trova citazione di almeno altri tre o quattro salotti di Torino, si deduce facilmente che Torino dispone di più di un salotto. Ma la Galleria, nella mia classifica personale, è il più bello di tutti.
L'interno è tutto un susseguirsi di vetrine dall'aria piacevolmente retrò, e ciascuno dei negozi e dei locali che si trovano qui è per un verso o per un altro un posto caro ai torinesi; c'è il Cinema Romano dove ci si dava appuntamento il sabato pomeriggio, il ristorante Arcadia che per primo osò introdurre il sushi nel menu, o la libreria che per decenni fu il negozio principe per i libri di testo usati, con lunghe file di ragazzini e mamme che ai primi di ottobre stazionavano per ore. Ci sono anche le vetrine interne della pasticceria Baratti & Milano uno dei locali storici di Torino che proprio un paio di giorni fa ha celebrato il suo centocinquantesimo compleanno. La sua cioccolata con panna e le sue torte celestiali sono l'ideale per un break pomeridiano. Qui il vermouth viene servito in compagnia di olive e patatine: i barman, raffinati come tanti milord, semplicemente inorridirebbero alla vista dei cumuli di pasta fredda, brandelli di frittata e focacce stantie con cui si ingozzano tanti habitué delle aperi-cene .
Tutto bellissimo raffinatissimo e perfettissimo, a parte l'orribile cono gelato di plastica messo a sentinella della porta su piazza Castello. E' talmente fuori luogo rispetto all'eleganza di tutto il locale che l'unica giustificazione plausibile è che si tratti del lavoretto fatto all'asilo dal figlio del proprietario per la festa della mamma.
8 commenti:
Ciao Dede!
Non penso di averla visitata, non ricordo!
E' stata restaurata oppure ha avuto una buona manutenzione?
Mi piace per questa armonia soft di colori, per l'eleganza delle linee!
Be', sì, quel gelato lì, così chiassoso...è per i nipotini che accompagnano i nonni che vogliono entrare a prendersi una cioccolata alla panna!!!
Grazie per queste immagini di Torino...c'è tanto da vedere e conoscere!!!!
Ciauuuuuu!!!
che bella galleria, ti dovrebbero fare Ministra del turismo honoris causa...sei forte e ben ferrata...
Sono stata in piazza Castello ovviamente, ma questa mi deve essere sfuggita, mannaggia! Grazie quindi per la visita, anche se virtuale.
Bellissima ed elegante...
Il gelato, beh, un chiaro eaempio di scultura-reclame che evoca nei bambini desideri e negli adulti tanta rassegnazione. Non gli si puo' nemmeno dire che sono allucinati!
Bellissima la Galleria Subalpina! Tanti ricordi di caffe e chiacchiere con te e la truppa.
nella prossima visita a torino... non mancheò di visitarla...grazie!!!
nella prossima visita a torino... non mancheò di visitarla...grazie!!!
Sono capitato qui quasi per caso ... e mi fa piacere che c'è altra gente che scrive blog senza un tema preciso dato che io ho deciso di fare altrettanto da poco tempo ... se ti interessa ecco il mio blog ... ogni commento sarà per me una possibilità di confronto :) http://pensieridiunuomocomune.blogspot.com/
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