A New York è facile trovare thrift shops, negozi di seconda mano. Ce ne sono di tutti i tipi, dalla boutique di lusso che offre abbigliamento vintage ultragriffato ai magazzini di mobili usati grazie ai quali ci si può arredare tutta la casa con pochi dollari. A patto di non pretendere la luna, of course.
La cosa in effetti non deve sorprendere: i newyorkesi cambiano casa con una frequenza impressionante, i traslochi costano uno sproposito ed è molto più conveniente disfarsi in un modo o nell'altro dei mobili vecchi piuttosto che portarseli appresso appartamento dopo appartamento, e così se abbandonare i mobili sulla strada non è sempre possibile, parecchi ricorrono al thrift shop lasciando in eredità per lo più divani sfondati e tavoli traballanti, ma con un minimo di voglia di spulciare (qualche volta non solo in senso metaforico) può capitare di trovare una sedia graziosa o una scrivania che può ancora fare la sua discreta figura.
Dato che questa gente compra compulsivamente di tutto salvo sbarazzarsene la settimana dopo, nei thrift shops si possono perfino trovare a prezzi scontatissimi caccavelle da cucina ancora imballate, soprattutto nei centri di raccolta dell'Esercito della Salvezza
o in uno dei diecimila centri i cui incassi vanno a sostegno di cause benefiche.
Nel Village è difficile che qualcuno abbandoni poltrone con le molle di fuori ma in compenso gli scaffali dei second hand rigurgitano di borsette, deliziosi cappellini e scarpe nuove di zecca (solo quelle femminili, perchè gli uomini le loro scarpe le cedono dopo averci fatto almeno una passeggiata, e infatti le scarpe maschili sono lucidissime sì, ma tutte piuttosto personalizzate)
In uno di questi negozi ho fatto l'affare della mia vita: per poche decine di dollari avevo comprato un delizioso giacchino ricamato, con la convinzione che mai e poi mai avrei avuto l'occasione di sfoggiarlo. Mi venne utilissimo invece la sera del mio sessantesimo compleanno, quando vedendomi con il solito golf nero qualcuno mi disse che sarebbe stato il caso di vestirmi elegante
5 commenti:
Vedi che la mia teoria del non buttare mai niente alla fine è l'unica esatta?.........anche se ora che sto rinnovando la camera di mia figlia questa teoria mi si sta rivoltando contro........
ecco dove passare qualche ora anche solo per curiosareeee.....ho letto solo ora della festa del tuo compleanno e mi si sono inumiditi gli occhi a me che sono dietro la porta ;-)....immagino la tua immensa emozione e capisco tu abbia mangiato che poche briciole....impossibile dimenticarla!
e vai con il giacchino ricamato!
Ma...dove sono i sessanta? no no, non ci credo!
Gracie tu ed io potremmo metter su un thrift shop in società!
Astrofiammante è stata una festa memorabile, e non lo dico solo io che ero la festeggiata
Mari in effetti non sono più sessanta, oramai sono sessantadue e un po'.
Ciao amicα. Impressionante foto. Avere un buon fine settimana a voi. Hugs. Felipe
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