Steinway = pianoforti. I migliori pianoforti del mondo fino dal 1853, anno in cui Henry Steinweg costruì la fabbrica. La quale ebbe subito un enorme successo tanto che appena una ventina di anni dopo la famiglia potè permettersi di costruire ad Astoria, nel Queens, oltre ad una fabbrica nuova di zecca, anche un intero paese per gli operai, completo di tutti i servizi e perfino la scuola. Non furono gli unici ad avere questa idea, la stessa cosa fu realizzata anche da Napoleone Leumann , dall'altra parte dell'oceano e a due passi da casa mia. Ma questa è una storia che ho già raccontato.
Steinway arrivò a costruire la bellezza di seimila pianoforti a coda all'anno, una enormità se pensiamo che significa che ne sfornava più di quindici al giorno comprese le domeniche e le feste comandate. Il periodo d'oro finì purtroppo nel 1927: erano arrivati la radio ed il grammofono a contendergli la piazza, e il pianoforte passò inevitabilmente in secondo piano. La Steinway riuscì comunque a superare la crisi, e oggi produce ancora duemila pianoforti a coda e cinquecento verticali all'anno che, considerando la concorrenza dei più economici strumenti giapponesi, è un risultato di tutto rispetto.
Forse la ragione di questo successo è semplice: ascoltare un concerto suonato su uno Steinway è veramente tutta un'altra cosa.
Una curiosità: se passate da quelle parti, date un'occhiata all'interno e leggete il calendario dei concerti ed esibizioni che la sala ospita regolarmente, vi sorprenderete non solo nel vedere quante proposte imperdibili vi state perdendo, ma noterete anche che la vetrina è completamente aperta, non ci sono vetri di sorta per proteggere l'interno e la distinta signora che risponde al telefono è praticamente lì sulla strada insieme a voi. Incredibile, in una città come New York.
2 commenti:
Reportage interessante, aspetti che solo degli specifici appassionati andrebbero a cercare e tu le rendi cose di ogni giorno.
E' tutto merito della città Mimmo, talmente ricca e piena di stimoli che è impossibile non cogliere
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