Durante le peregrinazioni su Park Avenue di cui ho dato conto in precedenza mi è capitato di imbattermi anche nella Scandinavia House, che è la sede della American-Scandinavian Foundation a New York, organizzazione molto attiva, a quanto ho potuto vedere, che propone una miriade di iniziative interessanti che vanno dagli incontri con personalità della cultura ai concerti passando per letture conferenze e dibattiti. Tutte belle cose di cui, come mi capita sovente, ho soltanto potuto leggere i programmi chiedendomi perchè le cose più interessanti si svolgono sempre quando io sono da un'altra parte.
Ma per fortuna la Scandinavia House oltre a prendersi cura dello spirito della cultura e dell'informazione si occupa anche piuttosto bene del benessere della gente, e ha messo su un ristorantino niente male nel quale data l'ora mi è sembrato inevitabile infilarmi. A dire la verità oltre alla legittima curiosità per il posto c'era anche l'anelito ad un pasto in cui grassi saturi e aglio fossero per una volta contenuti entro limiti tollerabili e, last but not least, il desiderio di dare una utile dritta ad una amica blogger , come me impallinata del Grande Nord, nel caso si aggirasse sola e affamata dalle parti di Park Ave.
La sala, molto luminosa e con un bell'albero nel mezzo, era parecchio affollata e piacevolmente animata da un brusio discreto. Evidentemente i frequentatori della Scandinavia House, a differenza degli italiani ma anche della stragrande maggioranza dei newyorkesi, conoscono la differenza tra conversare e starnazzare. Questo il menu, io ho scelto il sandwich di salmone con uova strapazzate e sour cream. Buono, per niente caro, e totalmente privo di aglio
1 commento:
Grazie Dede, non potevi farmi regalo più gradito: dritta recepita! Quando ho letto Scandinavia, mi sono letteralmente fiondata sul tuo articolo. Sicuramente sarà una meta imperdibile per un'impallinata come me!! E grazie mille anche per il link al mio blog! Come al solito sei una miniera d'oro!
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