venerdì 6 febbraio 2009

RED HOOK

Se vi piacciono i grandi vecchi gloriosi filmoni in bianco e nero ricorderete certamente Fronte del Porto. Forse non tutti sanno che il film è stato girato a Brooklyn, per la precisione a Red Hook, un quartiere al confine con il Gowanus Canal che ancora adesso non è servito dalla metropolitana. Fondato nel 1636, deve il suo nome alla terra rossa della zona e alla forma dell'area, molto simile ad un uncino. Divenne in breve un porto mercantile molto attivo ma, non essendo stato coinvolto nel processo di automazione delle attività portuali, in altrettanto breve tempo il suo ruolo divenne secondario. Ci abitavano e in parte ci abitano ancora, immigrati molto poveri senza alcun peso nè economico nè politico, che non potevano sicuramente influire sulle scelte urbanistiche della città e che perciò, quando si trattò di discutere il futuro tracciato della Gowanus Expressway e poi della Brooklyn Queens Expressway, si ritrovarono una volta di più isolati rispetto ai quartieri dei ricchi. Eppure l'atmosfera così languidamente desolata, i vetusti magazzini abbandonati e le botteghe in disarmo gli danno un aspetto suggestivo, e se fate come noi che ci siamo capitate in pieno inverno col vento che ci tagliava la faccia e faceva mulinare vecchi fogli di giornale, a tratti vi sembrerà addirittura romantico. Sembra però che le cose stiano rapidamente cambiando: nelle vicinanze ha aperto i battenti all'inizio dell'inverno un magazzino Ikea ed è in pienissima attività un mega supermercato Fairway moooolto ben frequentato (non dagli immigrati veri poveri, questo è ovvio, ma da fotocopie dei personaggi upper east side di Woody Allen, tutta gente in abbigliamento finto stazzonato/finto povero, ma con dei gran carrelloni zeppi di costose salutistiche cibarie organic-lowcarb-vegetariane) mi hanno detto che c'è anche un ottimo ristorante quattro stelle, e se le cose vanno avanti di questo passo possiamo scommettere che prima o poi arriverà anche la metro Per la cronaca: il ristorante quattro stelle noi non lo abbiamo visto nemmeno da lontano, ma in compenso da Hope and Anchor servivano delle buone (garantisco, buone nonostante il dubbio colorito arancione fluorescente) bucce di patata al forno ripiene di formaggio con accompagnamento di sour cream. Anche il povero cane parcheggiato all'esterno sembrava decisamente intenzionato ad esprimere il suo parere in merito

3 commenti:

marcella candido cianchetti ha detto...

gran bell'articolo e belle foto esplicative ciao

Ester ha detto...

Come a dire: l'altra faccia della medaglia.
Le tue foto, Dede, rendono sempre, perfettamente, l'idea.

dede leoncedis ha detto...

Grazie della visita, Marcella
Esther, avendo come me la fortuna di girarla in lungo e in largo, è facile capire che New York è una medaglia con ben più di due facce

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