lunedì 16 febbraio 2009

Cookbooks

Joanne Hendriks è piccola, minuta, e credo anche timida: nasconde la sua faccia simpatica dietro grossi occhialoni da vista. E' la proprietaria di Cookbooks, una libreria di SoHo specializzata in libri da cucina insoliti, rari e fuori catalogo, in Greenwich street a due passi da Canal street. Anche disponendo dell' indirizzo preciso grazie alla mia fidata Rough Guide del 2005, non è stato semplice trovarla anche perchè, confidando incautamente di conoscere già la strada, cosa sommariamente rispondente al vero, l'ho imboccata dalla parte sbagliata e sono arrivata al numero 488 partendo dal numero uno. Suonando il campanello scrutavo con una certa apprensione il mio dito indice nel timore che si spezzasse come un bastoncino findus e ringraziavo la sorte di avermi lasciato affrontare da sola l'interminabile pellegrinaggio tra capannoni semiabbandonati: nessuna muta (e per questo ancora più tangibile) riprovazione, e nessun mio senso di colpa per aver trascinato chicchessia attraverso il gelo polare lungo chilometri e chilometri di strade deserte solo per visitare un normale negozio di libri di cucina. E invece quello di Joanne non è un normale negozio di libri di cucina ma un accogliente bellissimo spazio in cui sarebbe molto piacevole passare il tempo anche se non fosse stipato di tutti quei libri stupendi. Il mio traballante inglese ma soprattutto la disponibilità della proprietaria hanno reso possibile perfino una amabile conversazione, alla fine della quale, e dopo indecisioni e ripensamenti inenarrabili per colpa di Lufthansa e delle sue stupide limitazioni al peso dei bagagli, sono diventata proprietaria della prima edizione, anno 1950, del Betty Crocker's Picture Cook Book. Ma ci torno, da Cookbooks, oh se ci torno. Garantito al limone. Con le valige vuote. In primavera. E inforco anche Greenwich Street dalla parte giusta, tiè.

17 commenti:

Mav ha detto...

Bree è molto, molto invidiosa. Non è che c'è una filiale in Cina, vero?

Antonietta ha detto...

mamma mia che goduria dev'essere là dentro anche x chi come me è negata in cucina

artemisia comina ha detto...

che bellezza, dede.

artemisia comina ha detto...

che bellezza, dede.

erika ha detto...

che posto mereviglioso che hai scovato. io voglio viaggiare con te cara dede!

Lydia ha detto...

Ummamma, ma è un paradiso terrestre!!!!

papavero di campo ha detto...

questa libreria è una casa, uno scenario di un film, un luogo felice ed accogliente come viorresti incontrarne sul cammino, come vorresti esistesse vicino la tua propria casa, come sogni che si possa custodire e condividere il dono prezioso di un libro, un pezzo di vita, un brandello di umanità che narra di sé dei suoi brandelli

grazie a dede allora che ci rallegra occhi e cuore
e grazie alla libraia, anzi di più onore a lei alla sua fiaccola di umanità immortale

ps:e un secondo grazie!

ivana ha detto...

Cara Dede
Ecco, qui ci sarei andata anche scalza, su ciottoli pungenti!
Amo queste cose...una buona parte di anticheria ne ho anch'io, ma vuoi mettere una libreria intera?
Che fortuna che hai avuto a scovarla, conoscerla e viverne l'atmosfera e a colloquiare con una preziosissima signora come quella!!!
Grazie!!!!

Anonimo ha detto...

questo proprio mi mancava, devo assolutamente andare. Ah,, Mavì cara chissà quante ricette nuove riporterai ahahahah

Anonimo ha detto...

sei sorprendente,generosa e una che sa scovare un ago in un pagliaio.. ma hai occhiali speciali,io lo so!!!
se ti capita, nella seconda vita, io sarei il tuo primo cliente di agenzia "ANTI-VIAGGIO-BANALE"!ma davvero perchè non te lo prendi come hobby?chi scrive,chi fa la maglia e chi come te prende e segna perle dal mondo!
mi piace troooppo tuo blog;
grazie ,anche se non è il solo blog che apprezzo,non son molti per la verità...chi mi legge lo sa
un caro saluto
fiorella

la belle auberge ha detto...

brava, Dede!

marinella ha detto...

Uhhh come lo vorrei vedere quel libro, io mi ricordo ancora delle pubblicità che faceva in TV: "Hi I'm Betty Crooker" e si soffiava via il ricciolo ribelle dalla fronte.

robertopotito ha detto...

per mie convinzioni religiose, non effettuo mai nessun tipo di pellegrinaggio, ma per questo negozio, rivedo tutto quanto e mi rimangio qualsiasi credo: ci vorrei andare scalzo, in ginocchio e con due candele accese!!!

dede leoncedis ha detto...

la carne è debole Roberto, anche le convinzioni più granitiche cadono sotto il peso della tentazione

amzterdam ha detto...

Uhm, sui libri di cucina sono un po' schizzinosa...mi piacciono patinatisssssimi, nuovissimi, con una foto per ogni piatto!
Già quelli anni '70, un po' monocolore (tutto il cibo sembrava tendere o al giallo o al marrone), li mando giù a fatica, giusto per motivi sentimentali...

dede leoncedis ha detto...

cara amtz, questi non sono libri di ricette, sono pezzi di storia del costume. E' per questo che sono così affascinanti

Lucia ha detto...

oggi è uscito sul Corriere un articolo su questo posto meraviglioso. Cercando altre notizie sul web mi sono imbattuta nel tuo delizioso blog e non ho potuto fare a meno di segnalarlo anche nel mio (www.lacucinadilucia.com). Complimenti davvero. Adoro la scrittura e anche le foto. Tornerò qui spesso!

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