giovedì 10 luglio 2008

Conoscete Michel Camilo?

Il signore piccolino dall'aspetto leggermente dimesso che siede al pianoforte in questa foto si chiama Michel Camilo. Dominicano di nascita, proviene da una famiglia di musicisti, ha studiato pianoforte classico fin da bambino, e a sedici anni faceva già parte dell'Orchestra Sinfonica di stato. Evidentemente tutto ciò non gli sembrava sufficiente, dal momento che a venticinque anni si trasferisce a New York dove continua a studiare jazz presso la famosa Julliard School. Debutta alla Carnegie Hall, ottiene un successo pazzesco, e da lì la sua carriera decolla in maniera stratosferica. Suonerà un po' dappertutto nelle sedi più prestigiose, perfino alla Casa Bianca in occasione di non so più quale compleanno di Ronald Reagan. Sforna un sacco di dischi interessanti, scrive colonne sonore per film, e qualche anno fa pubblica anche una sua versione della Rapsodia in Blue e di altre musiche di Gershwin. Un pianista con un curriculum del genere potrebbe tranquillamente pretendere di esibirsi come minimo al Teatro Regio, sicuro di avere migliaia di fan disposti a sborsare una fortuna per il biglietto. Invece il signor Michel Camilo si è esibito ieri sera dalle mie parti in un concerto molto coinvolgente (e decisamente economico) in cui ha come al solito saputo ammaliare con il suo virtuosismo prorompente, è stato cordiale ed ha perfino ringraziato il pubblico per esser andato ad ascoltarlo. Tutto diverso da un altro pianista, un signore anche lui molto bravo per carità, ma spocchioso come nessun altro, che usa suonare girando le spalle al pubblico, non ringrazia mai, se sente uno sternuto è capace di alzarsi e abbandonare il palco senza proferire parola, e fa pagare il biglietto la bellezza di novanta euro. Lui si era esibito la sera prima, al Regio giustappunto, ma noi avevamo deciso già tanti anni fa di boicottarlo proprio per i suoi atteggiamenti da primadonna, e non siamo andati ad ascoltarlo.

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