Tamerlano, Timur-e Lang cioè Timur lo Zoppo, uno dei più grandi e sanguinari condottieri della storia. Nato intorno al 1330 dal capo di una tribù mongola del Turkestan, sentì fin da giovane su di sè come un dovere il compito di ricostituire l'impero di Gengis Khan.
Divenuto governatore di Kish, rafforzò il suo potere in Transoxiana, senza assumere mai il titolo di khan, formalmente lasciato a un discendente del famoso Gengis. Attaccò partendo da Samarcanda il debole impero Ilkhan, ma col suo esercito di Turchi e Mongoli toccò Iraq, Azerbaigian, Armenia, Georgia, arrivando con le sue truppe fino a Mosca.
Fu in India, dove invase il regno di Delhi, e poi in Siria e in tutta l’Asia Minore.
Morì nel febbraio 1405, durante una spedizione verso la Cina.
E' passato alla storia per la ferocia, le devastazioni ed i massacri, ma pare sia stato anche un illuminato mecenate, e a Shakri Sabtz, sua città natale, fece costruire un gigantesco palazzo di cui restano in piedi oggi soltanto pochi ma imponenti ruderi in cui si indovinano, più che vedere, le splendide decorazioni in mosaico bianco blu e oro.
In quello che doveva essere il centro del palazzo, sorge una statua di Amir Timur, enorme anche lei, e oggi serve da sfondo alle foto di nozze dei giovani sposini uzbeki.
Di suoi monumenti ce ne sono molti altri in giro per le città Uzbeke, noi abbiamo visto anche quello di Samarcanda, in cui Tamerlano sfoggia uno sguardo talmente penetrante che sembra voglia rivoltarti fin nelle viscere, e ti viene spontaneo abbassare gli occhi
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