lunedì 5 maggio 2008

barattoli


Io non sono soltanto affetta dalla sindrome di Cip e Ciop.
Deve esserci in me qualcosa di perverso, in grado di trasformare una normale signora di mezza età, come credo di apparire, in una sfrenata collezionista di qualsiasi manufatto, purchè sia stato originariamente progettato e costruito per il monouso.
Non sono soltanto incapace di buttar via un barattolo che è uno, nossignore, io raccolgo con entusiasmo anche gli avanzi di familiari e amiche, alle quali non sembra vero di liberarsi di tutta quella zavorra e di venire persino calorosamente ringraziate, come se si privassero a malincuore di un tesoro solo per farmi un piacere.







Recupero tutto, e non parlo solo di barattoli a loro modo decorativi, gradevoli alla vista, o che potrebbero tornare utili in una vita futura. Sono una professionista io, conservo accuratamente anche quelli più sgangherati, senza coperchio,

dalla foggia più improbabile, e che neanche a piangere in cinese mai riuscirei a riutilizzare.
Mi infliggo masochisticamente lunghe sedute di lavaggio per asportarne anche la più minuscola traccia di etichetta, compresa quella colla malefica che non vuole mai saperne di venir via e più tenti di di pulirla e più si attacca al vetro lasciando lunghe scie nere appiccicose (a beneficio degli interessati: strofinare vigorosamente con un batuffolo di cotone unto di olio di semi).
E dopo l'immane fatica me li rimiro orgogliosa tutti ben nettati, prima di sistemarli nel mobile dove li dimenticherò per sempre.
Tralascio di citare la mia collezione di involucri per torte, ciascuno con il logo della pasticceria da cui proviene, e ciascuno di dimensione leggermente più piccola di quanto servirebbe, quell'unica volta in cui mi capita di trasportare una delle mie rare produzioni dolciarie.

Non parlo della imponente raccolta di sacchi e sacchetti e borse e borsine e borsone di plastica

potrei mettere in piedi un museo del packaging usato, e non lo dico per vantarmi.

Potrei approvvigionare per anni di scatole in cartone per bottiglie una intera cantina sociale.


Ogni tanto sopravviene un sussulto di consapevolezza e decido di fare piazza pulita. Tiro fuori tutto quanto, esamino, scelgo, smisto, rilavo e ripulisco e alla fine archivio nuovamente. Una volta nei lontani anni 80 mi è riuscito di gettare definitivamente in pattumiera un paio di buste di plastica, ma è successo perchè durante la spolveratura rituale si erano aperte sul fondo.

11 commenti:

Ester ha detto...

Oh Dede, sorella di avanzi, ricicli e puttanessi.

papavero di campo ha detto...

viva la sincerità! e mettere in piazza anche il non correct!
dede sono con te!
anch'io patologicamente (dico di me) impedita all'atto del buttare via, nel mio caso lo so cos'è..la difficoltà straziante a separarmi..mi dispiace e mi racconto che forse potrò riusare o farne un altro uso o cmq mi potrebbe servire ancora e giù all'accumulo patologico ed al riempimento allucinato di case su case (per via delle migrazioni e delle esportazioni)e quando tutto scoppia per la legge del troppostroppia mi armo di una volontà-butta-via (che non mi appartiene e che devo scimmiottare) per un po' di piazza pulita ma qualcosa salvo sempre perché è più forte di me! momenti persino liberatori quando si sprigiona una bella concreta energia distruttiva all'insegna della renovatio.. però dura lo spazio di un pomeriggio non oltre non di più!

ps:ad onor del vero devo aggiungere che sono molto selettiva solo che non butto via quello che scarto

scusa la lungaggine ma questo tuo post mi ha sfrucugliato

artemisia comina ha detto...

sindrome di cui molti partecipiamo. anch'io ho un debole per barattoli, buste, carte, nastri; e non parliamo di scatole.

tuttavia, passo per Attila in campagna, quando strappo defunte monnezze dalle mani dei parenti in lacrime.

Anonimo ha detto...

Lasciamo perdere va'..... :):):)

marinella ha detto...

Dede, più ti leggo e più mi piaci!
Naturalmente faccio anch'io parte della stirpe dei collezionisti di imballi. Sopratutto barattoli, non ti dico ora che produco le cremine, sono sempre alla ricerca dei contenitori per cosmetici disperatamente. Ho il garage pieno di barattoli, lo abbiamo liberato un pochino solo quando il pargolo a parcheggiato la macchina troppo violentemente in fondo al garage, riducendo in cocci tutta una serie di bei barattoli grossi e sfondando anche leggermente il muro di fondo dietro allo scaffale.
Mio marito invece non riescie a liberarsi dalle buste di carta con i manici, le usiamo per raccogliere la carta da buttare nei contenitori del riciclo, ma regolarmente le vuota e le riporta. Quando finalmente se ne rompe una inizio la danza della pioggia! baci e a presto.

dede leoncedis ha detto...

sono in buona compagnia allora?

Anonimo ha detto...

Mi aggrego alla compagnia...mica mi immaginavo che si potesse cantare anche al barattolame!!!

Dede sei unica...scovi tutte le nostre debolezze. le metti qui..e ce le nobiliti!!!!
Domani vado in cantina e garage e mi accarezzo con lo sguardo tutto l'esercito vetroso sui male appaiati scaffali...e ti penserò!!!!!!!

cocozza ha detto...

Bè!con tanta amarezza ti dico anche io :-( non riesco a buttare nulla neanche una cordicella ne un vasetto magari penso ci metterò un fiorellino che mi portano i ragazzi o mio marito e i vassoi di carta per dolci li recupero finchè non sono proprio unti poi quando decido che devo fare piazza pulita succede che la spazzatura non la raccolgono e cosi conservo conservo, la mia casa ormai è stracolma dice mio marito che tutta la roba che conservo da qui a poco caccerà noi fuori dalla casa ma stavolta no qualcosa devo pur fare e spero di riuscirci.
ciao cocozza

artemisia comina ha detto...

ah dimenticavo! le pezze! pezzi di stoffa di tutti i tipi...

simoff ha detto...

vengo dall'ultima pulitura di etichette ....lavoraccio, ma di grande soddisfazione...e mi sono fatta da sola una grassa risata a leggere questo post!!! siamo tante e questo mi consola...ma, barattoli e buste a parte ...è la carta la mia vera passione...riciclata, colorata,cartoncini....anche quella dei cioccolatini sono capace di lisciare...con la scusa che possono essere indispensabili per qualche lavoretto da fare coi bambini..che è vero!!! ogni tanto, ma proprio ogni tanto...mi capita di usare! il fatto certo è che non c'è proporzione tra l'accumulo e l'uso.. ma si in fondo riderci su allontana il senso di colpa che ogni tanto mi fanno venire...ciao cara dede!

dede leoncedis ha detto...

un saluto anche a te, simoff collega di follie

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