
In questo quartiere di Brooklyn vive una vasta comunità di Ebrei Chassidici.
Gli   uomini indossano tutti dei  gran cappottoni neri corredati da ampi cappelli che incorniciano i  lunghi boccoli a lato delle orecchie,  le donne sposate  non mostrano mai la testa nuda ma la  coprono con turbanti o parrucche e anche i bambini non sono vestiti da bambini, ma come tanti piccoli  adulti. I negozi hanno insegne in lingua ebraica o in yddish, come gli scuolabus, e naturalmente abbondano i negozi di cibo kasher.  Molte finestre sono protette da una sorta di gabbia metallica sul cui significato ci siamo a lungo interrogati. Probabilmente, ci è sembrato di intendere, più che rappresentare una protezione contro i  ladri,   hanno la funzione di  creare una vera e propria barriera nei confronti del  mondo esterno, che  considerano   
impuro.
Ultraortodossi,   disapprovano perfino le  altre comunità ebraiche  non altrettanto rigorose, e  per strada è impossibile incontrarne lo sguardo: ti passano accanto e ostentano proprio  di non vederti. Non fanno  un cenno, non muovono un muscolo del viso neppure quando fai un sorriso al bimbetto che le mamme  spingono sul passeggino.    E' un peccato  perchè   si può benissimo  essere rigorosi e ortodossi senza per forza  diventare  antipatici
 
1 commento:
In effetti vestivano così anche 30 anni fa, non si sono evoluti proprio per niente.
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