sabato 9 novembre 2013

Guillaume Apollinaire


Guillaume Apollinaire (Roma 25 agosto 1880 - Parigi 9 novembre 1918)

....Guillaume Apollinaire era magnifico. Proprio in quel tempo, voglio dire al tempo che Gertrude Stein lo conobbe, regnava grande eccitazione per quel duello che Apollinaire doveva avere con un altro scrittore.  Fernande e Pablo (Picasso) ne parlavano con tanta animazione e tante risate e tanto gergo montmartrois,  che Gertrude Stein non mi seppe mai spiegare chiaramente come i fatti fossero realmente andati.  Ma il nucleo era insomma questo, che Guillaume aveva sfidato quell'altro e Max Jacob doveva fare da testimone e da secondo per Guillame.  Tanto lui che l'avversario sedevano tutto il giorno nel rispettivo caffè solito in attesa, mentre i secondi andavano e venivano. Come poi sia finita Gertrude Stein non sa, tranne che il duello non ci fu.......
..... Apollinaire era simpatico e interessante assai.  Aveva una testa che pareva qualcuno degli ultimi imperatori romani.....
..... Guillaume era prodigiosamente brillante e qualunque argomento fosse sul tappeto, che lui se ne intendesse o no, d'un lampo ne vedeva tutte le possibilità e ci ricamava su, di spirito e fantasia, sviluppandolo più lontano che non potesse fare un intenditore. Il bello si è che non prendeva quasi mai cantonate......
.... Una volta, parecchi anni dopo, si stava pranzando coi Picasso e mi accadde di avere una discussione con lui. Ne fui molto fiera ma secondo che diceva Eve, Guillaume doveva essere quel giorno ubriaco fradicio, altrimenti la cosa non mi sarebbe riuscita. ...
.... L'ultima volta che lo vedemmo fu dopo il suo ritorno a Parigi dalla guerra.  Aveva avuto una grave ferita al capo, che gli aveva asportato un pezzetto di cranio. Col suo "azzurro-orizzonte" e con la testa bendata era uno spettacolo.....
In seguito Olga, la moglie di Picasso, ci raccontò che la notte dell'armistizio, quando Guillaume morì, loro restarono a tenergli compagnia tutta la sera: faceva un gran caldo, le finestre erano spalancate, la gente trascorreva nelle vie vociando "à bas Guillaume" e, siccome tutti avevano sempre chiamato Guillaume Apollinaire, Guillaume, persino nella sua estrema agonia ciò gli diede una pena.
Si era veramente comportato da eroe. In qualità di straniero - la madre, polacca; il padre, probabilmente, italiano - non era per nulla necessario che si arruolasse. Era un uomo dalle abitudini comode, avvezzo a un'esistenza tutta letteraria e ghiotto dei piaceri della tavola; nonostante tutto questo, si arruolò ......
...... Fu ferito durante un attacco. Rimase molto tempo all'ospedale, si rimise un poco - e fu nel tempo che noi lo rivedemmo - ma finì per morire il giorno dell'armistizio.

Gertrude Stein - Autobiografia di Alice Toklas - Ed. Mondadori 1963




Guillaume Apollinaire è sepolto al Pere Lachaise    ma   questo giardino di Saint-Germain des Prés  conserva  l'omaggio che gli ha tributato  l'amico Pablo Picasso.

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