A pagina 35 della Stampa di oggi,
Dionigi, vescovo di Parigi, deve essere decapitato per ordine dell’imperatore Domiziano durante una delle persecuzioni dei cristiani. L’esecuzione sarà eseguita su una collina. I soldati romani sfaticati gli mozzano la testa a metà del percorso. Si rialza, prende la testa sotto braccio e raggiunge la cima. Il filosofo ed epistemologo francese Michel Serres, uno dei pensatori più acuti del contemporaneo con i suoi (Minuit), pubblicati negli Anni Settanta, racconta questo apologo nel suo libro Non è un mondo per vecchi: oggi la nostra testa intelligente fuoriesce dalla testa ossuta e neurale, e come il santo la teniamo sotto braccio.
Possibile? Sì. È la scatola-computer, smartphone o tablet, cui deleghiamo facoltà che un tempo erano totalmente nostre: memoria potentissima ed estesa, immaginazione ricca di milioni d’icone, ragione che ci serve per risolvere decine di problemi. Cosa ci resta sulle spalle? L’intuizione innovatrice, dice l’epistemologo: «Caduto nella scatola, l’apprendimento ci lascia la gioia incandescente di inventare. Fuoco: siamo condannati a diventare intelligenti?
Sul libro non posso dire nulla dato che non l'ho ancora letto, ma dal momento che sul martirio di Dionigi avevamo già scritto
Pare che Montmartre debba l'origine del suo nome al martirio di Denis, apostolo della Gallia e primo vescovo di Parigi, a cui i Romani proprio su questo colle tagliarono la testa intorno al 250. L'avevano tagliata anche ad altri due cristiani: Eleuterio e Rustico, ma mentre questi ultimi si erano rassegnati docilmente al loro destino, cadendo a terra e restandoci, Denis, raccolta la capa mozzata,camminò e camminò verso nord fino a crollare nel posto esatto in cui i fedeli gli costruirono svariati anni dopo, la cattedrale a lui intitolata.
(lo trovate qui)
mi sembra interessante mostrare almeno le foto di questa benedetta cattedrale, sul cui altare, il
13 settembre 1429, Giovanna d'Arco depose solennemente le armi.
La costruzione inizia nel 1136, cioè soltanto qualche decina d'anni dopo la Cattedrale di Chartres, la prima chiesa al mondo costruita in stile gotico. La asimmetria dovuta alla presenza di una sola torre è del tutto involontaria, la torre mancante è crollata.
I tre portali di ingresso fittamente scolpiti e il rosone che sovrasta il portone centrale, che in Saint Denis compaiono per la prima volta, diventeranno un motivo ricorrente di tutta l'architettura religiosa gotica.
All'interno si resta immediatamente colpiti dalle sue dimensioni enormi, infatti la navata centrale è circondata da un deambulatorio doppio, lungo il quale si dipanano a raggiera sette cappelle su ciascuna delle quali si aprono due grandi finestroni che inondano di luce tutta la basilica.
Molti i monumenti funerari, come quello di Enrico II e Caterina de'Medici la cui triste storia abbiamo raccontato
qui
e il grandioso ed elaborato monumento funebre di Luigi XII e Anna di Bretagna, in cui i due reali sono ritratti inginocchiati in preghiera sopra il sarcofago su cui giacciono seminudi i loro stessi cadaveri
La chiesa è anche il sacrario dei re di Francia e l'elenco dei sovrani sepolti nella cripta è lungo come la Quaresima.
Sono qui anche i resti di Luigi XVI e Maria Antonietta
E chi in gioventù ha cantato almeno una volta questa canzone
sarà contento di fare conoscenza con questo nobile viso barbuto.
Un consiglio: se decidete di visitare saint Denis, andateci di mattina per non perdervi il viavai di uno dei mercati più variopinti e allegri di Parigi