Inizio con questo post un'operazione di servizio che potrebbe tornare utile a chi volesse programmare un viaggio nella Grande Mela.
Era mia intenzione in realtà cominciare con l'elenco dei miei ristoranti, quelli di cui in un modo o nell'altro ho preso nota nei miei appunti, ma il lavoro si presenta lungo e arduo, molti dei locali che avrei voluto segnalare non sono sopravvissuti alla grande crisi e hanno chiuso i battenti, e nemmeno la guida più scalcinata avrebbe il sadico coraggio di consigliare deliberatamente un posto che non esiste più. Abbiate fiducia, ci stiamo lavorando.Nel frattempo, mi è scappato di fare un elenco, per quanto frammentario incompleto e del tutto casuale, di alcuni luoghi in cui praticare una delle attività
più gratificanti che mente umana abbia mai inventato: lo shopping.
Chiarisco in anticipo che la mia guida non prende minimamente in considerazione le grandi griffes e le boutiques stellari perchè:
1) chiunque sa benissimo, e molto prima di partire, dove potrà trovare Tiffany and Company senza bisogno che arrivi io a dare consigli in materia
2) in questi luoghi del desiderio io non ci ho mai messo piede, le mie frequentazioni si limitano alle fotografie fatte dal marciapiede e qualsiasi consiglio o suggerimento sarebbe del tutto arbitrario.
Vorrei invece dare indicazioni su catene o negozi che dalle nostre parti sono conosciuti ma non molto diffusi o del tutto assenti, che offrono prodotti di buona qualità, e in cui è possibile fare acquisti interessanti senza rischiare il dissesto economico.
Naturalmente cominciamo dalla A come ABBIGLIAMENTO, tenendo sempre presente che sono possibili eventuali future integrazioni
American Apparel
non ha in catalogo capi importanti ma Tshirts gonnelline calzoncini e tutti gli indumenti che si possono realizzare con tessuti morbidi e danzanti come il jersey e i filati di maglia. Non è il genere di abbigliamento più consono ad una vecchia cariatide come me, ma è perfetto e molto apprezzato da ragazze e ragazzi. La Compagnia è molto stimata anche la sua politica progressista tesa a sostenere i diritti dei lavoratori immigrati e la campagna a favore del movimento Gay, per cui è famosa la sua linea di magliette con il logo Legalize Gay nate per essere date in omaggio in occasione del Gay Pride e messe poi in produzione per soddisfare le enormi richieste. American Apparel è anche in prima linea in materia di ecosostenibilità, e dona regolarmente grandi quantità dei suoi indumenti a favore delle vittime di disastri ambientali. Lo ha fatto in occasione di Katrina e più recentemente per i terremotati di Haiti
Qui l'elenco dei punti vendita in New York City
E' la linea più chic del marchio (che possiede anche Gap e il super economico ma non per questo disprezzabile Old Navy) .
Moda sobria e raffinata adatta a giovani professionisti, linee tranquille e colori neutri, anche se talvolta pecca per qualche piccolo eccesso: troppi bottoni o collettoni esagerati o qualche impuntura di troppo per il gusto europeo, ma d'altra parte gli stilisti di Banana Republic disegnano una moda per gli americani, mica per gli europei.
Ci sono molti punti vendita, il più grosso forse è quello al 655 Fifth Ave angolo 52 st, un altro piuttosto interessante si trova dalle parti del Rockfeller Center, gli altri li trovate qui
Begdorf e Goodman 754 Fifth Ave angolo 57th st.
Definirlo grande magazzino è del tutto improprio, si tratta in realtà di una grande boutique di superlusso in cui c'è di tutto e in cui si veste tutta la New York bene. I prezzi sono assolutamente inaccessibili ma è divertente girare tra i vari piani, pur sapendo che al massimo vi potrete permettere un superbo paio di lacci per le scarpe. Dall'altro lato della strada c'è il magazzino gemello, dedicato alla moda uomo.
Bloomingdale's - 1000 Third Ave angolo 59th st.
Provo per Bloomingdale's un affetto particolare perché durante la mia prima visita, ventiquattro anni fa, mi ero comprata una delle prime cravatte a papillon che facevano tanto donna manager e che in Italia non si erano ancora diffuse. Ora ha perso un po' del suo appeal anche se resta un punto fermo e un passaggio quasi obbligatorio per qualsiasi turista.
Brooks Brothers -
346 Madison Avenue - 1 Liberty Plaza - 1934 Broadway
Leggendo sul sito si scopre che Henry Sands Brooks apre nel 1818 tra Catherine e Cherry street il suo primo negozio, che si propone di trattare soltanto merce di prima qualità, di vendere con profitto equo e di fare affari con le persone che cercano e apprezzano tale merce. Il proposito vale ancora ai nostri giorni: nei negozi Brooks Brothers la merce è realmente di prima qualità e viene offerta a prezzi adeguati. Nulla di stravagante, roba solida e taglio classico, tanto per capirci: è il negozio preferito di mezza Wall Street. Le camicie sono fatte del cotone migliore che mi sia mai capitato di trovare, morbido e confortevole, e si stirano in un attimo. E' vero che sulle bancarelle costano di meno, ma le Brooks Brothers durano enormemente di più restando sempre perfette e alla fine della fiera si conferma ancora una volta la storia del chi più spende meno spende. Senza contare che c'è sempre, in ogni stagione, lo scaffale dei saldi di fine serie dove tre camicie costano duecento dollari, che truc e branca fanno più o meno cinquanta euro a camicia, quanto una brutta copia della upim. Splendide da regalare agli uomini di casa: mariti padri figli e fratelli ve ne saranno enormemente grati. Anche il vostro posteggiatore lo sarebbe, ma dubito che gli vogliate portare una camicia come souvenir.
Brooklyn Industries
Brooklyn Industries è una piccola catena di poco più di dieci negozi di abbigliamento creata nel 1998 da Lexy Funk e dal suo compagno, due artisti che una sera del 1996, trovando in una discarica un cartellone in vinile hanno la felice intuizione di ricavarne una borsa.
Affittano una vecchia fabbrica a Williamsburg e si mettono a realizzare il loro primo prodotto: borse a tracolla fatte con cartelloni pubblicitari riciclati. Una sera dal tetto della fabbrica guardano a ovest verso Manhattan, lo skyline è magnifico e detto fatto, lo adottano come logo per la neonata attività, che ottiene sempre più successo e comincia ad ampliare i suoi orizzonti, realizza le prime T shirt e man mano arriva a produrre una linea completa di abbigliamento per uomo donna e bambino. Nel 2001 Brooklyn Industries apre su Bedford Avenue il primo negozio di vendita al dettaglio a Williamsburg e in breve arriva ad averne tredici: cinque a Manhattan cinque a Brooklyn e altri tra Chicago e Filadelfia, il 14 aprile B.I. ha inaugurato il primo punto vendita di Boston, ma resta sempre orgogliosamente legata alle sue radici di Brooklyn
Cheap Jack's Vintage Clothing al 303 di Fifth Ave, a due passi dall'Empire State Building, è un negozio di abiti usati che pratica abitualmente prezzi ottimi e in occasione dei saldi li ribassa ancora del cinquanta per cento. L'unico neo è che il discrimine tra abito e travestimento carnevalesco non sempre appare evidente.
Century 21 22 Cortlandt Street, dalle parti di Ground Zero
Riportato in tutte le guide turistiche e pieno zeppo di italiani col piglio dell'esploratore in avanscoperta, è un enorme outlet in cui si trova di tutto a prezzi stracciatissimi. L'offerta è sterminata e c'è chi sa concludere affari strepitosi, basta mettersi d'impegno ed esaminare soppesare e provare attentamente ogni singolo pezzo. Io non ci sono mai riuscita: vedere tutta quella montagna di roba mi confonde le idee, non ricordo più cosa vorrei cercare e la mia pazienza si esurisce istantaneamente. Ma mi si dice che le professioniste dello shopping ne sappiano trarre soddisfazioni enormi.
Fashion District anche detto Garment District,
una zona tra la Quinta e la Nona Ave che spazia dalla 34ma alla 42ma strada, in cui sono riuniti quasi tutti i laboratori e le botteghe di sartoria di tutta Manhattan
non è un'area frequentata dai turisti e i negozi non cercano di catturare clienti con il fascino delle loro vetrine ma gli spacci vendono capi di fine serie e si possono trovare molte occasioni interessanti
INA - 101 Thompson Street angolo Prince Street -
Vende abiti usati e collezioni griffatissime di fine stagione a prezzi convenienti. Compatibilmente con i prezzi di origine, of course. Si possono fare buoni affari perché anche gli abiti usati sono in realtà stati indossati si e no un paio di volte. Un grosso handicap è che gli abiti provengono quasi tutti dai guardaroba delle signore bene di New York che sono secche come acciughe disidratate o ubertose come balene dopo una cura ricostituente, e le taglie oscillano tra la trentotto e la sessanta, ma è piuttosto raro trovare una taglia intermedia.
J CREW
grande catena di abbigliamento per uomo donna e bambini, borse gioielli e accessori in stile casual chic a prezzi contenuti. La qualità non è superlativa ma in rapporto al prezzo si può considerare decisamente accettabile. Comodo e facilmente raggiungibile il negozio di SoHo in Prince Street angolo Mercer Street, ma ce ne sono anche molti altri
Macy's
151 West 34th Street. non ha bisogno di presentazioni.
C'è di tutto per tutti, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Inoltre, shoppers con il logo Macy's e moltissimi gadgets di New York, i prezzi sono più alti che altrove ma la qualità è di gran lunga superiore alle cianfrusaglie dei negozi di souvenirs.
E sappiate che andare a New York e non mettere piede da Macy's sarebbe semplicemente scandaloso.
Manhattan Portage, zaini e borse portadocumenti portacomputer e portatutto
oltre alle immancabili Tshirts, tutti contraddistinti dal logo rosso con l'inconfondibile skyline. Locations a bizzeffe qui, per gli indirizzi digitare New York
Manolo Blahnik 31 West 54th Street New York
Gli ho dedicato un post anche se il sandalo con tacco a stiletto non è il genere di calzatura su cui posso dare molti consigli
Meatpacking District
quartiere In che più In non si può, è pieno zeppo di boutiques e show room delle griffes famose ed emergenti. I prezzi sono sempre sostenuti e qualche volta proprio insostenibili, almeno per i miei standard.
Orchard Street
Tra Houston Street Chinatown e Lower East Side, è il regno della pelle delle pellicce e anche delle scarpe.
Rugby - 99 University Place, dalle parti di Union Square
Il parente povero di Ralph Lauren.
Bella boutique che vende merce di buona qualità a prezzi ragionevoli. Vestiti giacche golf e calzoni quasi tutti dall'aspetto accattivante. A parte qualche polo dai ricami leggermente pacchiani, quasi tutto è sportivamente elegante, o elegantemente sportivo. Magnifiche le camicie in cotone Oxford, soprattutto quando in stagione di saldi vengono vendute a poco più di trenta dollari.
Spring Street - mercatino open air in una delle zone più intriganti per lo shopping
D'estate si trovano graziosi vestitini svolazzanti e d'autunno belle giacchine in lana cotta di tutti i colori, in tutte le stagioni bigiotteria artigianale e occhiali da sole.
ne abbiamo già parlato: sono sparsi in giro un po' dappertutto, ma i migliori affari per l'abbigliamento si possono fare nel Greenwich Village
Urban Outfitters
mi si dice che produce abbigliamento urban alternativo (?). I prezzi sono medio alti, e i suoi prodotti sono venduti anche con i marchi Anthropologie, Terrain e non ricordo che altro. Le locations in giro per la città sono molte.
9 commenti:
Questi post sugli indirizzi di New York saranno la mia rovina... :)
già mi gira la testa e non so quale segnarmi prima ;-))
brook brothers e macy's già li conosco per averci passato qualche ......oretta, ma ora con tutti questi indirizzi devo dare delle priorità, un post esauriente, non c'è che dire, bravissimaaaaaa Dede!
Ora che comincia la bella stagione bisogna darsi da fare col rinnovo del guardaroba...
Suggerisco anche il nuovo Store della Uniqlo - Brand giapponese finalmente approdata nella Grande Mela.
Buono shopping!
grazie ragazze e buono shopping a tutte!
ehi, che ne dici di organizzare un tour x visitare NY con te come guida???
Antonietta, è esattamente quello che vorrei fare da grande........
Bravissima Dede, grazie per l'impegno e la dedizione.....cosa c'è di meglio di una guida fatta in casa da turisti come me, grazie davvero! Con te come guida, credo andrei in capo al mondo....
Molto simpatico articolo e foto. I LOVE N.Y.εδώ
thenk you for your words, smack!
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