Sono stata una grande fan del VHS. Ho cominciato a videoregistrare i film alla tivu in epoca preistorica e, dettaglio decisamente singolare per un tipo arruffone e approssimativo come sono, non soltanto li ho registrati ma li ho pure catalogati e numerati, a partire dalla cassetta numero 1, la Stangata,
Due film per ogni cassetta per risparmiare spazio, ma di lì a poco il minuscolo Billy sotto la finestra dei primi tempi aveva dovuto cedere il passo ad un più consistente Ivar dalle parti della cantina. Ora la collezione si è spostata nella sede definitiva in uno scaffalone bianco che fa' anche la sua discreta figura. Se lo merita, visto che oramai conta parecchie centinaia di videocassette e cioè truc e branca almeno un migliaio di film, che mi hanno fatto meravigliosamente compagnia nelle lunghe domeniche di stiro risparmiandomi l'ulteriore supplizio di stirare sorbendomi per di più interminabili domeniche in. Ma aimè gli anni passano i bimbi crescono le mamme imbiancano e le cassette, nonostante tutta la devozione e la sempiterna riconoscenza di cui saranno oggetto fino all'eternità, devono cedere il passo.
Oramai sono anni che languono nella loro custodia, tutte allineate bene in ordine sugli scaffali, e mi manca il coraggio di aprirne qualcuna e dover prender atto che il tempo me le ha smagnetizzate dalla prima all'ultima.
E si che una certa curiosità ce l'avrei, mi è capitato da poco di ricordare un bel film di Luis Malle del 1981 La mia cena con Andre, registrato ere geologiche fa nel cuore della notte ad un Fuori Orario di Raitre e da allora mai più rivisto.
Film di impianto teatrale senza quasi esterni, soltanto due uomini al ristorante che parlano a ruota libera un po' di tutto, della ricerca della felicità, del senso della vita, dell'arte, dell'amore. In mano a un regista mediocre sarebbe stato una noia mortale e invece Malle ne ricava un film emozionante, commovente e anche divertente che rivedrei volentieri tutto di fila su uno schermo di grandezza decente e non in forma di spezzatino su youTube.
Mi è tornato alla mente perché, navigando alla ricerca di lochescions, ho letto che era stato girato a New York nel Cafe des Artistes a Central Park West.
Emozione! Io al cafe des Artistes ho consumato un brunch, non memorabile per la verità ma condito con una più che amabile conversazione con l'anziano cameriere alto due metri e la stazza di un guardaroba, che era stato irremovibile nel vietarmi di rinunciare al dolce perché la domenica non è permesso saltare il dessert.
Ho guardato gli spezzoni su YouTube e il locale mi sembrava diverso da quello in cui ero stata.
Oddìo, non c'era da stupirsi che in vent'anni mi correggo: trent'anni avessero fatto qualche modifica. Poi ho letto meglio e ho capito che il locale sembra diverso perchè è diverso. E' proprio tutto un altro posto, per questioni di budget il film è stato girato nel Jefferson Hotel di Richmond in Virginia.
e qui ci sono le altre puntate per gli amanti dello spezzatino
2 commenti:
Dede, che commozione...
malata anch'io per il VHS, avevo un registratore davvero super per la mia levatura, ma me lo ero regalato con una irrevocabile decisione...avevo tutte le finestrelle per seguire altri programmi, per il fermo immagine, poi tutte le altre funzioni...l'ho dovuto eliminare poche settimane fa, e sacchi e sacchi di cassette sono sparsi per garage, sottotetto e sottoscale...per fortuna che adesso c'è la chiavetta...ma non abbiamo ancora il digitale qui da noi...aspetto!!!
Grazie per le infos particolari sulle tue curiosità...che mi piacciono un mondo!
Buona serata!
ciauuuuuuuuu!
Ivana io non ho ancora eliminato il mio videoregistratore, se continuo così tra poco metterò su un museo di reperti archeologici
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