Ho preso un granchio. La prima volta che ci sono passata davanti l'ho scambiata per una chiesa.
Mi ci sono voluti un po' di passeggiate e un minimo di attenzione per capire che quello che avevo scambiato per il campanile dell'edificio neogotico in mattoni rossi e pietra all'incrocio tra la 6tth Ave e la 10 strada in pieno Greenwich Village non era in realtà altro che una torre con un orologio su ogni lato.
Non chiesa dunque, ma Jefferson Market Library, una succursale della New York Public Library.
L'edificio, costruito tra il 1874 e il 1877 da Frederick Clarke Whiters e Calvert Vaux, uno dei papà di Central Park, ha avuto una vita abbastanza travagliata.
Realizzato sulle ceneri di un preesistente mercato di cui non resta in piedi altro che il nome sul portone
(questo il mercato in una immagine del 1864, dove è ancora ben riconoscibile la torre ottagonale per l'avvistamento di incendi)
fu inizialmente destinato a palazzo di giustizia, e nel 1926 si presentava così
Le ali laterali furono però presto demolite per far posto al penitenziario femminile che vediamo nella foto sotto, che è del 1938. A questo proposito a qualcuno interesserà sapere che qui fu detenuta per un certo numero di mesi quella famosa Angela Davis per la cui sorte negli anni settanta mezzo mondo era sceso in corteo.
Demolito il penitenziario negli anni settanta, la foto qui sotto è infatti del 1975 e l'aspetto dell'area è più o meno quello di adesso,
oggi la Jefferson Market pare finalmente e serenamente approdata alla destinazione finale di biblioteca.
Tutte queste interessanti informazioni mi sono state date da due volontari, molto simpatici che, oltre a raccontarmi la rava e la fava e a lasciarmi fotografare le illustrazioni del loro librone, mi hanno parlato con grande partecipazione dell'avventura del Jefferson Market Garden, il piccolo parco sul retro della biblioteca, creato e mantenuto vitale grazie all'intervento dei volontari di tutto il quartiere, che negli anni bui intorno al settanta quando le casse della città completamente vuote stavano mettendo New York a rischio bancarotta, si impegnarono in prima persona, sia economicamente che con il proprio tempo libero e le proprie energie, alla salvezza di un monumento prezioso che altrimenti sarebbe stato demolito. Credo che commenti e confronti con le realtà di casa nostra siano del tutto superflui.
1 commento:
Chiunque l'avrebbe preso per una chiesa, sembra un campanile ed invece è una torre eppure noi italiani dovremmo essere abituati, abbiamo tante torri civiche e campanili laici. Anche a me è successo, anche qui a Bari. La nostra cultura è troppo condizionata dalla chiesa?
Complimenti sempre scorci inconsueti ed inaspettati.
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