martedì 2 dicembre 2008
Tree climbing
Trent’anni fa, quando siamo venuti ad abitarci, era un cucuzzolo completamente pelato e senza un filo d’erba, così avevamo cominciato a piantare a tutto spiano alberi che sembravano non crescere mai.
Poi un giorno improvvisamente ci siamo accorti che invece stavano crescendo. Fin troppo, tanto che uno si era già piegato pericolosamente in avanti e minacciava i fili del telefono sulla strada.
Per qualche anno abbiamo sperato di arginare il problema con robusti tiranti di acciaio ma alla fine è stato inevitabile accettare il fatto che una nuova nevicata sarebbe stata troppo rischiosa. Rassegnati, abbiamo scoperto che per tagliare un albero molto alto ci si può rivolgere ad un free climber, o meglio, in questo caso, ad un Tree Climber , un tizio ingegnoso che ha saputo trasformare utilmente il suo hobby in un vero lavoro.
Non ci è voluto nemmeno tanto tempo e nel giro della mattinata il povero albero colpevole soltanto di esser cresciuto troppo veniva giustiziato. Così va il mondo.
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7 commenti:
ebbene sì, esistono anche i tree climber. e ammetto di vivere insieme ad uno di loro... sai deede che quest'estate qui a torino, al valentino, hanno fatto i mondiali di tree climbing?
no che non lo sapevo se no sarei andata a vederli di sicuro! bisogna aver doti di scalatore per vivere con un tree climber?
mi dispiace per il pino... mi piange il cuore.
Certamente il tree climbing dovrebbe far parte di quel mondo di 'logging' che è un mestiere antico. E quella legna Dede, la metti nel cammino?
P
ah la morte di un albero, sempre un dispiacere...se poi lo conosci
:(
è vero, è un dispiacere con un pizzico di senso di colpa, bisognava essere più accorti ma trent'anni fa chi avrebbe immaginato che quel un cespuglietto sarebbe cresciuto tanto. La legna finirà nella stufa certamente, è il funerale più consono per un albero, no?
Il furgoncino è da film.
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