lunedì 17 marzo 2008
La festa delle uova
Sabato al Borgo Medievale si è celebrata la festa delle uova.
Cantè ij'euv, una vecchia tradizione piemontese: fino a prima della seconda guerra mondiale nelle ultime domeniche di quaresima si praticava la questua delle uova, e gruppi di giovani giravano per le cascine chiedendo in dono delle uova.
n cambio, improvvisavano musiche e canti al cui suono si poteva ballare e fare festa. Una delle rare occasioni di festa, e dunque si trattava di un vero e proprio evento molto atteso e molto sognato, soprattutto dalle ragazze.
Adesso certamente non è più così, ma la tradizione non è tramontata del tutto, e lo scorso sabato in particolare, se ne è celebrato un surrogato al Borgo medievale.
La L.I.A., Lega Interregionale Avicoltori, aveva portato in mostra galline variopinte dal nome stranissimo di cui mai avrei immaginato l'esistenza,
e come in ogni sagra paesana che si rispetti, c'erano i consueti banchetti di specialità artigianali, quelli che un animo diabolico sistema con il solo scopo di mettere alla prova la tua forza di carattere. Tu lo sai già che basta una sola fuggevole sosta davanti ad una di queste postazioni e settimane e settimane di dieta indefessa e mortificante verranno buttate al vento in un attimo, eppure ci caschi. Regolarmente.
C'era anche un certo numero di figuranti, messi lì evidentemente per rendere più verosimile l'ambiente medievale.
Li abbiamo colti all'inizio della mattinata, mentre ancora riempivano i loro tavoli con le verdure fresche di supermercato e disponevano in grandi ceste di vimini le uova appena estratte dai contenitori.
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3 commenti:
il mondo delle galline è sorprendente: ce ne sono di così belle, di così curiose, di così bizzarre, che te ne faresti volentieri un pollaio ornamentale.
fai parte della L.I.A. Artemisia? usi gli stessi argomenti del gentile signore che voleva rifilarmi una gallina da compagnia
la prenderei, se non avessi un gatto :)
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