lunedì 7 marzo 2011

Di palo in frasca: da Herzog e DeMeuron a Rudolf Laban, passando per il codirosso spazzacamino



A sud-est di Londra, ai limiti  di Deptford Creek in una zona ricca soprattutto  di autodemolitori e di  capannoni industriali abbandonati, c'è il  Laban Dance Center, che  se non è proprio la più grande scuola di danza contemporanea in tutto il mondo,  senza dubbio è una delle prime in  Europa. 




A spingerci ad  una gita   in quel quartiere  squallido e privo di attrattive turistiche  in realtà non erano stati nè la necessità di trovare uno sfasciacarrozze  nè  il richiamo dell'arte coreutica: noi volevamo semplicemente vedere con i nostri occhi, e fotografare,  la nuova sede della Scuola progettata da  Herzog e DeMeuron


Si tratta di una costruzione di rigorosa semplicità, con  facciate ricurve  rivestite da pannelli  cangianti in  policarbonato delicatamente colorato  dal turchese al magenta,   alternate  a  grandi zone vetrate su cui si riflette  il   panorama esterno, che appare  diverso  ad ogni passo.  







Molto suggestiva   la soluzione che l'architetto paesaggista Günther Vogt ha adottato per la sistemazione delle zone verdi:




 
le  ha  modellate  geometricamente creando una serie di dislivelli e collinette  erbose dalla connotazione dichiaratamente artificiale,  in mezzo alle quali ha collocato  una sorta di anfiteatro gradonato. Una realizzazione che appare molto  scenografica nonostante tutta l'area sia completamente priva di alberi. 
E questa  mancanza  non è dovuta (o non soltanto, per lo meno)  a motivazioni  di carattere estetico ma deriva dalla necessità di proteggere dagli  agguati di uccelli rapaci che nidificano sugli alberi   i pochissimi  esemplari di  codirosso spazzacamino superstiti nell'area. 















Ammirata e fotografata la scuola, mi è venuta la curiosità di conoscere il signor Rudolf von Laban  di cui fino a quel momento  sapevo all'incirca meno di zero, e sono andata   a documentarmi.  Ho scoperto una personalità che definire  affascinante  e  poliedrica può apparire perfino  riduttivo, infatti fin da ragazzino il Nostro  mostra grande attitudine per il teatro e organizza spettacoli folkloristici;  a diciott'anni crea un  mistero coreografico con   cori parlati e cantati su musiche atonali,  ed è tutta farina del suo sacco. A diciannove realizza un dipinto che, dicono,   precede le prime pitture astratte di Kandiskij. In seguito entra, ma  subito esce, dall’accademia militare di Wiener-Neustadt, va a Parigi per  studiare architettura, ma capisce che non è cosa e si dedica al  teatro e alla danza. All'inizio studia la danza accademica, ma ne percepisce il  limite e cerca di approfondire una sua elaborazione personale. Comincia ad ideare e a perfezionare  un metodo di notazione coreografica che  è passato alla storia come Labanotation, (Immagine da Wikipedia)
mentre nel frattempo prosegue  l’attività di danzatore e coreografo,  a  Monaco di Baviera riunisce  un gruppo di giovani  interessati alle sue idee e  alla ricerca di una danza  assoluta, attraverso la quale arrivare all’essenza stessa del movimento. Crede fermamente nell'intreccio tra danza suono e parola,  Tanz – Ton – Wort, che   rappresentano una  unità inscindibile.  Enfatizza il sincronismo nei  movimenti dei danzatori,  non   per costruire una figura statica da ammirare, come nella danza accademica,  ma per esprimere un'emozione in divenire. 
Crea una scuola estiva a  Monte Verità, alle pendici delle Alpi Svizzere, e qui sperimenta  il tentativo di liberarsi dai  condizionamenti sociali cercando di restituire all'uomo la piena armonia con se stesso e con la natura.  La danza diventa per Laban  il tramite attraverso il quale  mettere in relazione il corpo umano con lo spazio circostante e nello stesso tempo  la terapia per sconfiggere alienazione e incapacità di comunicare. Applica un  allenamento quotidiano basato su tecniche di improvvisazione e rilassamento, di equilibrio e disequilibrio, per portare l'allievo  alla conoscenza completa ed al controllo del proprio corpo fino ad  esprimersi  soltanto grazie alla propria fisicità. La danza a questo punto non ha più bisogno della mediazione della musica perché nasce direttamente dai  ritmi fisici  del danzatore. Laban afferma che  “ognuno è un danzatore e tutto è movimento: l’attività del cervello, il ciclo vitale delle cellule, il respiro, il battito del cuore, ogni manifestazione fisica e mentale."
Analizza il movimento e lo codifica in tutte le sue forme,  elabora  teorie scientifiche: l’Eucinetica (la teoria dell’espressione) e la Coreutica (la teoria dello spazio)  con le quali getta le basi per la danza moderna. Dopo la prima guerra mondiale passa di successo in successo, fonda compagnie,  apre scuole, nel 1928 presenta ufficialmente il suo sistema di notazione coreografica e nel 1930 è direttore della sezione danza dell’Opera di Stato di Berlino. Ma uno spirito libero e anticonformista come lui  non può andare a genio al regime nazista, che infatti lo costringe nel '38 ad emigrare in Inghilterra. Qui applicherà i suoi studi sul movimento  alla riabilitazione dei feriti in guerra, e in seguito, anche   al coordinamento dei movimenti degli operai alla catena di montaggio.  Nel frattempo fonda il Laban Art of Movement Studio, che dirigerà  fino alla  morte,  il 1 luglio 1958. 

3 commenti:

Antonietta ha detto...

wow!Londra, scuola di danza, maestro di danza e uccellino...quanta cultura...brava!

ivana ha detto...

Devo riscrivere tutto...mi era apparsa una strana pagina, che richiedeva account e numero di cellulare...così il mio bel discorso è sparito di colpo, ho dovuto fare manovre per riprendere la mia identità...
Complimenti Dede!
Ci stimoli sempre...grazie per i viaggi mirati che fai...per le idee, le immagini, i rapporti dettagliati, le descrizioni accurate, con una scrittura fluida, col pizzico di ironia, che ti è congeniale...
Un abbraccio!

Gracie ha detto...

Interessante, e potrebbe interessare anche a mia figlia questa cosa di uccellini, danza e architettura, tutto insieme! Mi sa che la prossima volta a Londra andremo a cercare 'sto posto.....

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