Da marzo a novembre prossimi l'Italia (centocinquanta) sarà anche qui, alle Officine Grandi Riparazioni.
Tre le mostre che in questi giorni si stanno allestendo nei ventiduemila metri quadri di questa storica officina: Fare gli italiani. 150 anni di storia nazionale
Stazione futuro. Qui si rifà l´Italia
e Il futuro nelle mani. Artiere domani.
Verranno inaugurate dal Presidente della Repubblica il 18 marzo, ma con una iniziativa che non ricordo sia ancora mai stata sperimentata, per lo meno qui a Torino, tutti i sabati e le domeniche fino all'apertura ufficiale il cantiere sarà aperto al pubblico.
Chiariamo, in caso qualcuno pensasse che i torinesi si sono bevuti il cervello e permettono a torme di ingovernabili ragazzini senza criterio di aggirarsi allegramente tra le gru e i montacarichi: al cantiere il pubblico potrà soltanto affacciarsi sotto stretta sorveglianza, per ovvie ragioni di sicurezza, però avrà la possibilità di guardarsi del tutto liberamente le centocinquanta immagini di Officine Grandi Riparazioni: fucina di treni e di vite, una storia concentrata della costruzione di questa elegantissima cattedrale del lavoro (un po' retorico? è vero ma in certi casi un po' di retorica si potrà ben perdonare, o no?) costruita alla fine dell'ottocento e che rimane una delle più significative testimonianze della tradizione industriale di Torino.
Come ha già fatto altre volte Varie ed Eventuali, approfittando impunemente dei suoi privilegi, entra nel cantiere per documentare in anteprima lo sviluppo dei lavori. E si ripromette spudoratamente di continuare a seguirli fino alla apertura ufficiale delle celebrazioni.
2 commenti:
prenoto il girogiro! Fantastico reportage! grazie come sempre con abbraccio da ponente, P
Very beautiful photos as always. Congratulations my dear friend Dede!
Posta un commento