mercoledì 20 febbraio 2008

New York City Subway



Leggo sulla mia guida Rough Guides - New York - Vallardi 2005:
La subway è rumorosa, inquietante a all'inizio, incomprensibile.
Concordo pienamente nel dire che è rumorosa, non solo perchè i treni passano in continuazione, ventiquattr'ore su ventiquattro, non solo perchè ogni giorno ci transitano sei milioni di passeggeri (SEIMILIONI, cioè sei volte gli abitanti di Torino e cinquemila volte gli abitanti di Givoletto), ma anche
perchè è usata come palcoscenico da una miriade di suonatori, cantanti, declamatori comizianti e predicatori che si incontrano ad ogni stazione e che ti rintronano nelle orecchie uno dopo l'altro uno insieme all'altro uno sopra l'altro, creando un tappeto sonoro difficile da descrivere. Incomprensibile non direi, o forse lo è un pochino la prima volta, soprattutto per l'emozione di trovarsi finalmente dentro questa Grande Mela tante volte immaginata. Ciò che è inquietante per davvero è l'arrivo del treno: non ci sono protezioni di sorta e il pericolo di cadere sui binari non è per niente teorico. Basta che il tizio dietro di te, vuoi perchè va di fretta, vuoi perchè batte i coperchi vuoi perchè è fuori di melone (e a New York questa non è un'eventualità tanto remota) decida di darti una spintarella che pluf, vai in men che non si dica a far compagnia alle schiere di pantegane che scorrazzano allegramente tra le rotaie. Invece pare che le cadute non siano così frequenti, la gente sale e scende con molta tranquillità, e dopo un paio di viaggi anche tu ci fai l'abitudine.

































2 commenti:

artemisia comina ha detto...

che belle foto.

papavero di campo ha detto...

sarà per i miliardi di film visti ma mi pare di conoscerla e la trovo pure affascinante, però ad usarla avrei un po' di fifa,
foto molto realistiche

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