venerdì 18 settembre 2009

Cloisters Museum, ovvero di fantasmi, di registi e di bricolage

In un delizioso film di Renè Clair del 1935, Il Fantasma Galante, un facoltoso uomo d'affari americano si compra un castello in Scozia e se lo fa' recapitare smontato pezzo per pezzo negli USA.  Se vi capita sottomano il DVD non perdetevelo,  è molto ma molto più  spiritoso e divertente di uno dei tremendi  film panettone che infestano gli schermi durante le feste di Natale.
E se vi sembra che la storia sia troppo fantasiosa per essere vera, sappiate che  invece  la trama trae spunto da un fatto reale e che l'originale  miliardario   ha  nome e cognome: John D. Rockefeller jr.  





Questo signore insieme a George Grey Barnard, altro collezionista d'arte, sapendo che il monastero francese di Saint Michel de Cuxa se la passava piuttosto male, gli aveva risolto tutte le difficoltà economiche  acquistandone in blocco  chiostro,  arcate in marmo  e  fontana centrale.  Bellissimo gesto di grande generosità, ma tornati a New York  i due mecenati si trovano di fronte ad un   problemino:  dove caspita si può mettere tutto  quel po' po' di roba, bella fin che si vuole,  ma molto molto ingombrante? 
Su una bella collina con veduta mozzafiato (ci avete fatto caso? una veduta  è sempre mozzafiato, come le indagini si fanno a trecentosessantagradi, non uno di più, non uno di meno, e la maggioranza fa' sempre quadrato intorno al leader) sul fiume Hudson era già ospitata  una discreta collezione di arte medievale di un certo  Barnard: sculture, capitelli, arazzi e altro ben di dio,  dunque poteva essere  il posto perfetto per sistemare quel  mezzo monastero incautamente acquistato. Il nostro Rockefeller allora  compra un'altra venticinquina di ettari di terra lì intorno alla collezione Barnard (chissà se parente del  chirurgo dei trapianti) e incarica  Frederick Law Olmsted jr,  il figlio del progettista del Central Park, di costruirci sopra  un bel parco che dovrà fare da cornice al nuovo museo. Il parco riesce che è una meraviglia ma c'è il pericolo che qualcuno si metta a costruire brutti casermoni nel New Jersey appena  dall'altra parte del fiume, rovinando il panorama. Rockefeller allora taglia la testa al toro, compra anche  i duecentottanta ettari del terreno di fronte e li regala alla città con la clausola inderogabile che NESSUNO potrà mai edificarci sopra nemmeno un pollaio. I Newyorkesi come è ovvio, gliene sono subito estremamente grati, e continuano ancora ad esserlo. 
Va detto ancora che dal primo nucleo di acquisizioni la collezione si è andata arricchendo di cappelle romaniche, saloni gotici e  di ben  altri cinque chiostri acquistati in giro per mezza Europa e rimontati qui puntualmente, pezzo per pezzo. Pare che in tutto questo via vai di smonta e rimonta non siano stati implicati fantasmi di alcun genere. 
Il museo viene inaugurato  nel 1938 e resta ancora oggi l'unico museo di tutti gli Stati Uniti esclusivamente  dedicato all'arte medievale, anche se tecnicamente non si tratta di un museo indipendente ma è  una sezione  del Metropolitan. 




Il parco è davvero suggestivo  e l'insieme  è molto piacevole  anche  se risulta  leggermente sconcertante passeggiare in un   surrogato di  Europa medievale.  Ma probabilmente  ad essere sconcertati sono solo gli europei, e infatti se ne vedono pochini, la  maggioranza dei visitatori è fatta da gruppetti di americani con i capelli bianchi che attraversano giardini e  saloni con un'espressione che suscita perfino tenerezza, un misto di sorpresa e di ammirazione.  Normale, loro non ce le hanno mica le abbazie dietro l'angolo.
Dimenticavo di dire che di europei ce ne sono pochi non soltanto perchè   è piuttosto  bizzarro cercare il medio evo a Manhattan, ma anche perché il posto non è tra i più  a portata di mano  dal momento  che si trova sopra la centonovantesima strada. Tanto per dare un'idea: Harlem, che sulle mappe già sembra lontanissima dalla zona centrale,  parte dalla  125esima, subito sopra Central Park, e per raggiungere i Cloisters bisogna salire ancora di sessantacinque strade verso nord












  

2 commenti:

papavero di campo ha detto...

il nuovo header mi piace molto, fa pensare che avete nidificato in un luogo scelto bene

dede leoncedis ha detto...

grazie papavero, in effetti riconosco che piace molto anche a me.

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