giovedì 25 febbraio 2010

La mia cena con Andre














Sono stata una grande fan del VHS. Ho cominciato a videoregistrare i film alla tivu in epoca preistorica  e, dettaglio  decisamente singolare per un tipo arruffone e approssimativo come sono,  non soltanto li ho registrati ma li ho pure catalogati e numerati, a partire dalla cassetta  numero 1, la Stangata,



Due film per ogni cassetta per risparmiare spazio, ma di lì a poco il minuscolo  Billy sotto la finestra dei primi tempi aveva dovuto cedere il passo ad un  più consistente Ivar dalle parti della  cantina.  Ora la collezione si è spostata nella sede definitiva in uno scaffalone bianco  che fa' anche la sua discreta figura. Se lo merita, visto che oramai conta  parecchie  centinaia di videocassette e cioè  truc e branca almeno un migliaio di film,  che mi hanno fatto meravigliosamente compagnia nelle lunghe domeniche di stiro risparmiandomi   l'ulteriore  supplizio di stirare sorbendomi per di più  interminabili  domeniche in.  Ma aimè gli anni passano i bimbi crescono le mamme imbiancano e le cassette, nonostante tutta la  devozione e la sempiterna  riconoscenza di cui  saranno oggetto fino all'eternità,  devono cedere il passo.
Oramai sono anni che languono nella loro custodia, tutte allineate bene  in ordine  sugli scaffali, e mi manca il coraggio di aprirne qualcuna e dover prender atto che il tempo me  le ha smagnetizzate dalla prima all'ultima.
E si che  una certa curiosità ce l'avrei, mi è capitato da  poco  di ricordare  un  bel film di Luis Malle del 1981  La mia cena con Andre,  registrato ere geologiche  fa nel cuore della notte ad un Fuori Orario di Raitre e da allora mai più rivisto.  
Film di impianto teatrale senza quasi esterni, soltanto   due uomini al ristorante che parlano a ruota libera un po' di tutto, della ricerca della felicità, del senso della vita, dell'arte, dell'amore. In mano a un regista mediocre  sarebbe stato  una noia mortale e invece Malle  ne ricava un film emozionante, commovente e anche divertente che rivedrei volentieri tutto di fila su uno schermo di grandezza decente e non in forma di spezzatino  su youTube.  





Mi è tornato alla mente perché, navigando alla ricerca di lochescions, ho letto che era stato girato a New York nel   Cafe des Artistes a  Central Park West.  



Emozione!  Io  al cafe des Artistes  ho consumato un brunch, non memorabile per la verità  ma condito con una più che  amabile conversazione con l'anziano cameriere alto due metri e la stazza di un guardaroba, che era stato  irremovibile nel vietarmi di rinunciare al dolce  perché  la domenica non è permesso  saltare il dessert. 










Ho guardato gli spezzoni su YouTube e il locale mi sembrava diverso da quello in cui ero stata.
Oddìo, non c'era da stupirsi che in vent'anni  mi correggo:  trent'anni avessero fatto qualche modifica. Poi ho letto meglio e ho capito che   il locale sembra  diverso perchè è diverso. E' proprio tutto un altro posto, per questioni di budget il film è stato   girato nel Jefferson Hotel di Richmond in Virginia. 








e qui ci sono le altre puntate  per gli  amanti dello  spezzatino

2 commenti:

ivana ha detto...

Dede, che commozione...
malata anch'io per il VHS, avevo un registratore davvero super per la mia levatura, ma me lo ero regalato con una irrevocabile decisione...avevo tutte le finestrelle per seguire altri programmi, per il fermo immagine, poi tutte le altre funzioni...l'ho dovuto eliminare poche settimane fa, e sacchi e sacchi di cassette sono sparsi per garage, sottotetto e sottoscale...per fortuna che adesso c'è la chiavetta...ma non abbiamo ancora il digitale qui da noi...aspetto!!!

Grazie per le infos particolari sulle tue curiosità...che mi piacciono un mondo!
Buona serata!

ciauuuuuuuuu!

dede leoncedis ha detto...

Ivana io non ho ancora eliminato il mio videoregistratore, se continuo così tra poco metterò su un museo di reperti archeologici

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